Quando si fa la villocentesi?
La villocentesi - rispetto all'amniocentesi - ha il vantaggio di poter essere eseguita in anticipo: il prelievo dei villi coriali, infatti, si effettua già a partire dalla decima settimana di gravidanza e comunque mai dopo la quattordicesima. Questo rende possibile una diagnosi estremamente precoce di eventuali anomalie cromosomiche o genetiche.
Esame villocentesi: come funziona?
L'esame villocentesi è di tipo invasivo e prevede il prelievo dei villi coriali - che fanno parte della placenta e condividono il patrimonio genetico con il feto - tramite l'inserimento di un ago estremamente sottile che viene fatto penetrare nel ventre della futura mamma attraverso l'addome sotto diretto controllo ecografico. Quando l'ago raggiunge la placenta aspira alcuni frammenti (muovendosi leggermente avanti e indietro per estrarre questo materiale che è semi-solido) e quindi viene sfilato senza provocare dolore ma causando, in qualche caso, una leggera sensazione di fastidio. A questo punto il campione prelevato viene diviso in due: il primo viene analizzato immediatamente mentre il secondo viene messo in coltura di modo che le cellule si moltiplichino permettendo un'indagine ancora più precisa.
Fonte http://magazinedelledonne.it/gravidanza/content/2449158-villocentesi-cos-e-e-quando-si-fa
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