Tra queste si annovera anche la sesta malattia, patologia di origine virale che non richiede cure antibiotiche. I virus responsabili della sesta malattia sono di due differenti tipi, e quindi non è escluso che, nel corso della vita, la malattia possa essere contratta anche una seconda volta. I piccoli maggiormente colpiti sono quelli in età compresa tra i 6 e i 24 mesi ma anche gli adulti possono trovarsi a fare i conti con l’esantema dopo aver contratto il virus attraverso la saliva espulsa dal paziente con starnuti, colpi di tosse, risate o anche semplicemente parlando.
La sesta malattia evolve in tre differenti fasi, ognuna delle quali si manifesta con una specifica sintomatologia. La prima fase, quella dell’incubazione, ha una durata variabile tra i 5 e i 15 giorni, il piccolo paziente, se pur già contagiato, non manifesta ancora l’esantema.
Questa prima fase, detta pre-esantematica, si annuncia con un forte mal di gola che persiste per circa 3 giorni accompagnato da febbre alta, malessere generale, mal di testa, nausea, inappetenza e, a volte, ingrossamento dei linfonodi.
Solo nella seconda fase, detta esantematica, la scomparsa della febbre lascia improvvisamente il posto a minuscole papule e macchie rosse non più grandi di una capocchia di spillo e circondate da un alone chiaro. Molto spesso anche le macchie, se toccate, diventano biancastre. L’esantema si diffonde rapidamente in tutto il corpo, privilegiando in particolar modo le zone delle mani, i piedi, il viso, il tronco e il collo.
Dopo circa un paio di giorni compare la terza fase e l’eruzione scompare senza lasciare alcuna traccia di sé sul corpo. Dolori articolari e muscolari, nervosismo e irritabilità sono altri sintomi evidenti nella terza fase della sesta malattia. La diagnosi di questa malattia esantematica viene fatta in base alla semplice osservazione clinica e la terapia, che comunque deve sempre essere prescritta dal medico, si basa sulla somministrazione di farmaci antipiretici per contenere la febbre e su antichi ma ancora efficaci rimedi come impacchi e spugnature di acqua fredda, praticati sempre allo scopo di abbassare la temperatura corporea. E’ consigliabile far bere molto il malato.
Fonti A Population-Based Study of Primary Human Herpesvirus 6 Infection
La sesta malattia evolve in tre differenti fasi, ognuna delle quali si manifesta con una specifica sintomatologia. La prima fase, quella dell’incubazione, ha una durata variabile tra i 5 e i 15 giorni, il piccolo paziente, se pur già contagiato, non manifesta ancora l’esantema.
Questa prima fase, detta pre-esantematica, si annuncia con un forte mal di gola che persiste per circa 3 giorni accompagnato da febbre alta, malessere generale, mal di testa, nausea, inappetenza e, a volte, ingrossamento dei linfonodi.
Solo nella seconda fase, detta esantematica, la scomparsa della febbre lascia improvvisamente il posto a minuscole papule e macchie rosse non più grandi di una capocchia di spillo e circondate da un alone chiaro. Molto spesso anche le macchie, se toccate, diventano biancastre. L’esantema si diffonde rapidamente in tutto il corpo, privilegiando in particolar modo le zone delle mani, i piedi, il viso, il tronco e il collo.
Dopo circa un paio di giorni compare la terza fase e l’eruzione scompare senza lasciare alcuna traccia di sé sul corpo. Dolori articolari e muscolari, nervosismo e irritabilità sono altri sintomi evidenti nella terza fase della sesta malattia. La diagnosi di questa malattia esantematica viene fatta in base alla semplice osservazione clinica e la terapia, che comunque deve sempre essere prescritta dal medico, si basa sulla somministrazione di farmaci antipiretici per contenere la febbre e su antichi ma ancora efficaci rimedi come impacchi e spugnature di acqua fredda, praticati sempre allo scopo di abbassare la temperatura corporea. E’ consigliabile far bere molto il malato.
Fonti A Population-Based Study of Primary Human Herpesvirus 6 Infection
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