sabato 2 giugno 2018

Spermiocoltura, come si fa e a cosa serve

       Per mezzo di questo esame, è possibile individuare infezioni a carico di prostata, vescichette seminali, epididimo ed uretra anche se per l’individuazione di patologie infettive a carico di quest’ultimo organo viene generalmente consigliato di eseguire un tampone uretrale.
shutterstock_132976766 (1)Tipicamente, all’interno del liquido seminale viene ricercata la presenza di germi comuni e micoplasmi uro-genitali. Tuttavia, grazie all’implementazione degli strumenti diagnostici, è possibile effettuare lo screening di alcuni importanti patogeni quali, ad esempio, “Chlamidya-trachomatis”, “Gonococco” e “H.P.V”.

Indicazioni:
       La spermiocoltura risulta necessaria qualora il paziente lamenti dolore e/o bruciori alla zona perineale; al pene o ai testicoli; possibili sintomi di infezione delle vie genitali maschili. Il test viene suggerito anche in caso d’infertilità qualora i valori emersi dallo spermiogramma risultino significativamente inferiori rispetto ai valori di riferimento aggiornati.

Raccolta del campione:
Il liquido seminale va raccolto, previa masturbazione, in un contenitore sterile;
Lavare accuratamente le mani ed il pene ed asciugarli con carta assorbente pulita prima di iniziare la raccolta;
Evitare l’utilizzo di lubrificanti, saponi ecc.;
Provvedere alla raccolta di tutto lo sperma prodotto e consegnarlo al laboratorio analisi il prima possibile;
Informare medico e/o il personale incaricato di un eventuale utilizzo di farmaci nei giorni precedenti alla raccolta/esame, specie se antibiotici.

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