Indicativamente in una donna incinta, nel corso dei nove mesi della gravidanza, si dovrebbe riscontrare un incremento di peso compreso fra i 9 e i 12 Kg per una gravidanza singola non complicata.
Per le gravidanze gemellari l’aumento ponderale dovrebbe essere compreso tra i 16 e i 20 Kg.
Durante i primi mesi, la crescita del peso materno è influenzata dall’incremento di liquidi e di grasso all’interno dei tessuti corporei ed è meno marcata a causa dei comuni sintomi della gravidanza quali nausea e vomito.
Durante i primi mesi, la crescita del peso materno è influenzata dall’incremento di liquidi e di grasso all’interno dei tessuti corporei ed è meno marcata a causa dei comuni sintomi della gravidanza quali nausea e vomito.
A partire dal II trimestre si verificano sostanziali variazioni di peso a causa dell’ingrossamento dell’utero, della placenta e del bambino, nonché dell’incremento del liquido amniotico.
E’ infatti evidente, come nei primi giorni di puerperio, si assista ad un’evidente diminuzione del peso per l’aumentata diuresi (produzione di urina) e il rientro nei compartimenti vascolari dei liquidi extracellulari.
Per evitare un aumento di peso eccessivo si consiglia di partire da una alimentazione sana, equilibrata e varia. Non è vero che bisogna mangiare per due, ma è certo che l’appetito varia in funzione del fabbisogno energetico materno. E’ opportuno svolgere moderata attività fisica, non solo per tenere sotto controllo l’aumento ponderale ma anche per ridurre i disturbi della gravidanza incrementati da uno stile di vita sedentario.
Bisogna poi considerare che ogni donna è diversa, e l’aumento di peso varierà in funzione del fisico e dell’Indice di Massa Corporea di ciascuna.
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