mercoledì 23 agosto 2017

Gravidanza dopo aborto spontaneo: quando, come e rischi

Aborto spontaneo

foto_gravidanza       Quando si decide di programmare una gravidanza si pensa soprattutto alla giova di avere un bambino tra le braccia e a come rimanere subito incinta, ma il percorso verso questa felicità non è sempre facile. Circa il 15-20% delle gravidanze terminano prima delle 12 settimane di gestazione, si tratta di aborto spontaneo ed è una selezione naturale che il corpo fa quando c’è qualche problema nell’embrione.

       L’espulsione del feto può avvenire in modo del tutto naturale, tanto che molte donne non si accorgono della gravidanza e pensano di avere il ciclo. Spesso, invece, è necessaria una pulizia chirurgica.

       È difficile restare incinta subito dopo il raschiamento bisogna comunque attendere l’ovulazione dopo il raschiamento, che potrebbe non avvenire più dopo 14 giorni dal ciclo, perchè il corpo non ha trovato ancora il suo equilibrio ormonale.

Dopo quanto si rimane incinta?

gravidanza dopo aborto spontaneo       Dopo il raschiamento quando arriva il ciclo non ci sono termini precisi, dipende da donna a donna. A volte si presenta dopo un 30 o 40 giorni o qualche mese. Per questo la gravidanza dopo il raschiamento è possibile, ma è sempre meglio aspettare un paio di mestruazioni per monitorare l’arrivo dell’ovulazione. Altrimenti, chi non vuole attendere può munirsi di stick appositi che calcolano i giorni fertili.

       Invece, i rapporti dopo il raschiamento possono esserci, l’importante è stare bene anche emotivamente. Infatti, dopo un aborto la parte dolorosa non è quella fisica, ma quella emozionale, bisogna riuscire a superare una perdita che sia di poche settimane o di qualche mese.

       Alcuni medici, se l’interruzione di gravidanza è avvenuta senza cause precise, suggeriscono di assumere degli integratori per rimanere incinta a base di acido folico, ma quanto tempo per rimanere incinta ci vuole non è possibile saperlo. Può avvenire subito o dopo qualche mese. In ogni caso è bene farsi controllare da un ginecologo.

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