venerdì 25 agosto 2017

Mamme over 50

Mamme over 50       Hearther Parisi neo-mamma di due gemelli a 50 anni, Gianna Nannini che ha appena dato alla luce la piccola Penelope all’età di 54 anni.  Sono due mamme del mondo dello spettacolo che, proprio per la loro notorietà, hanno aumentato la “fila” negli studi ginecologici di donne over 50 che desiderano una gravidanza. È un desiderio, però, che potrebbe anche sfumare. A questa età infatti non è semplice un concepimento naturale: dati alla mano, negli anni dei capricci ormonali che precedono la menopausa vera e propria, la probabilità è più o meno una su 300.000. “Chi desidera un figlio a questa età ricorre alla procreazione assistita,” interviene Giovanni Menaldo, direttore dell'Unità di medicina della riproduzione dell'Istituto Clinico San Carlo di Torino. ”Nel nostro Paese la legge prevede che la donna venga sottoposta a terapia ormonale per circa una ventina di giorni, quindi vengono prelevati i suoi ovociti e fecondati con gli spermatozoi del partner. Nell’arco di un paio di giorni si è già formato il pre-embrione, pronto per essere “impiantato” all’interno dell’utero. Questo, ovviamente, se ci sono ancora ovuli attivi. Altrimenti si deve desistere, perlomeno in Italia, perché da noi non è prevista dalla legge l’ovodonazione, ossia la donazione di ovociti da parte di una giovane donna.”

I rischi da affrontare
       Aldilà delle possibilità economiche che possono permettere di affidarsi a un Centro estero per la procreazione con ovodonazione, comunque, la gravidanza over 50 non è per tutte. Secondo i dati, il 50% delle donne non può ricevere un trattamento di inseminazione perché non è in condizioni fisiche adatte, mentre in quel 50% di casi di successo dell’impianto, solo la metà riesce a portare a termine la gravidanza.  “Durante la gravidanza aumenta il rischio di complicanze,” aggiunge il professor Menaldo. “Ad esempio le forti fumatrici, o in sovrappeso, oppure con ipercolesterolemia, o ancora, che soffrono di ipertensione, hanno una minore vascolarizzazione dell’utero, con un aumento di problemi durante il terzo trimestre di gravidanza, e una maggiore probabilità di distacco della placenta e scarso sviluppo del feto. È più elevato inoltre il pericolo di ipertensione gestazionale. È un disturbo che si può manifestare soprattutto durante l’ultimo trimestre di gravidanza con un aumento del peso superiore al normale e un gonfiore generale dovuto all’eccessiva ritenzione di liquidi e sali minerali nell’organismo. Si tratta di un problema da tenere sotto controllo perché la pressione elevata può alterare l’attività della placenta e rallentare lo sviluppo del feto. “ Ma non solo. Tra le over 50 è cinque volte più alta la probabilità di diabete gestazionale. Anche in questo caso, il pericolo di soffrirne è maggiore nell’ultimo trimestre di gravidanza e il disturbo va tenuto sotto stretto controllo perché può causare un'esagerata crescita (macrosomia fetale) del bambino e problemi al momento del parto come difficoltà di espansione polmonare, per cui i polmoni non riescono ad "aprirsi" e il bimbo stenta a respirare normalmente. Attenzione infine alla depressione, un rischio più elevato per le donne in questa fascia di età. La ragione? La gioia di avere un figlio si accompagna per tutte a un periodo di ansia, legato alla preoccupazione di non essere all’altezza del proprio compito di neo-mamma. Questi sentimenti, più che normali, sembrerebbero essere maggiori tra le mamme over 50, quando mettono a fuoco il divario di età esistente con il piccolo appena nato. “Va detto però che quando una donna decide di avere un figlio a quest’età, significa che lo desidera fortemente.” conclude il professor Menaldo. “E questo sentimento ha da sempre la capacità di spazzare via ogni dubbio e preoccupazione.”

Fonte http://www.piusanipiubelli.it/mamme-bambini/facciamo-un-bimbo/mamme-over-50-pag_2.htm

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