La sindrome da distress respiratorio acuto
La sindrome da distress respiratorio acuto è caratterizzata da un’importante insufficienza respiratoria che può fare crollare a livelli allarmanti l’ossigenazione del sangue. La sindrome fino a non molti anni fa si pensava interessasse solo persone adulte al di sopra dei 50 anni ma, con il tempo, si è compreso che la patologia può colpire tutti indistintamente. La diagnosi in età neonatale è particolarmente difficile da effettuare sia per mancanza di conoscenze chiare sulla biologia ma anche per la scarsa comunicazione e la quasi nulla condivisione dei dati rilevati fra i vari specialisti del settore. Per questo motivo, grazie al progetto Neonatal Ards Project nato nel 2014, sono state raccolte e analizzate esperienze di medici specialisti che operano in diverse parti del mondo.
La nascita del vademecum diagnostico
L’Università Cattolica e la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma assieme a ricercatori francesi hanno appena messo a punto delle linee guida dettagliate da fornire ai pediatri per diagnosticare tempestivamente la sindrome da distress respiratorio acuto e per la gestione clinica dei pazienti interessati dalla grave patologia.
Le nuove linee guida sono state pubblicate sulla rivista scientifica The Lancet Respiratory Medicine e alle spalle vantano uno studio durato ben due anni. Gli specialisti si sono ripetutamente incontrati per scrivere punto per punto tutto l’iter da seguire: dalla diagnosi, al decorso clinico fino al follow-up d tutti quei neonati affetti da sindrome da distress respiratorio acuto. A influire sull’insorgenza della patologia nei bambini molto piccoli ci sarebbero delle predisposizioni genetiche ma anche l’inalazione di meconio e infezioni generalizzate.
Fonte http://www.maternita.it/sindrome-distress-respiratorio-acuto-neonato.html
La sindrome da distress respiratorio acuto è caratterizzata da un’importante insufficienza respiratoria che può fare crollare a livelli allarmanti l’ossigenazione del sangue. La sindrome fino a non molti anni fa si pensava interessasse solo persone adulte al di sopra dei 50 anni ma, con il tempo, si è compreso che la patologia può colpire tutti indistintamente. La diagnosi in età neonatale è particolarmente difficile da effettuare sia per mancanza di conoscenze chiare sulla biologia ma anche per la scarsa comunicazione e la quasi nulla condivisione dei dati rilevati fra i vari specialisti del settore. Per questo motivo, grazie al progetto Neonatal Ards Project nato nel 2014, sono state raccolte e analizzate esperienze di medici specialisti che operano in diverse parti del mondo.
La nascita del vademecum diagnostico
L’Università Cattolica e la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma assieme a ricercatori francesi hanno appena messo a punto delle linee guida dettagliate da fornire ai pediatri per diagnosticare tempestivamente la sindrome da distress respiratorio acuto e per la gestione clinica dei pazienti interessati dalla grave patologia.
Le nuove linee guida sono state pubblicate sulla rivista scientifica The Lancet Respiratory Medicine e alle spalle vantano uno studio durato ben due anni. Gli specialisti si sono ripetutamente incontrati per scrivere punto per punto tutto l’iter da seguire: dalla diagnosi, al decorso clinico fino al follow-up d tutti quei neonati affetti da sindrome da distress respiratorio acuto. A influire sull’insorgenza della patologia nei bambini molto piccoli ci sarebbero delle predisposizioni genetiche ma anche l’inalazione di meconio e infezioni generalizzate.
Fonte http://www.maternita.it/sindrome-distress-respiratorio-acuto-neonato.html
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