domenica 6 agosto 2017

Infezione da Clamidia

Cause

     La Clamidia si trasmette generalmente attraverso i rapporti sessuali (vaginali, anali o orali) e anche per via materno-fetale. Una donna incinta che ha contratto l'infezione può, durante il parto, passarla al neonato. Nei neonati l'infezione si manifesta come un'infiammazione agli occhi e all'apparato respiratorio; l'infezione da Clamidia è una delle prime cause di congiuntivite e di polmonite nei neonati.

Sintomi


     In genere l'infezione da Clamidia non presenta sintomi. In alcuni casi, però, può dar luogo a bruciore e secrezioni dall'uretra nell'uomo e lievi bruciori e prurito nella donna, causando infiammazione della cervice uterina (cervicite).

Diagnosi


     Per la diagnosi della Clamidia si eseguono dei tamponi, uretrali nell'uomo e vaginali nella donna. Si può eseguire, inoltre, la ricerca del Dna specifico per la Clamidia, tramite amplificazione degli acidi nucleici o Naat (Nucleic acid amplification testing) su tampone vaginale, endocervicale, rettale e orale per la donna, su tampone uretrale, rettale, orale per l'uomo, e per entrambi i sessi anche su campione di urina.

Cure


Infezione da Clamidia     La terapia efficace per l'infezione da Clamidia è quella antibiotica, da intraprendere non appena avuta la diagnosi per evitare l'insorgenza di complicanze. I regimi terapeutici più utilizzati prevedono la somministrazione di azitromicina in singola dose o di doxiciclina per una settimana. Il trattamento del partner e dei partner avuti fino a 60 giorni prima dell'insorgenza dei sintomi è molto importante, per evitare la diffusione dell'infezione. È frequente la coinfezione da Clamidia in pazienti con infezione da gonococco; per questo motivo è sempre opportuno un trattamento anti-clamidia anche in caso di gonorrea.

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