«Gli studi sull'associazione tra consumo di caffè e rischio di tumore della prostata non mancano, ma i risultati finora ottenuti sono spesso contraddittori» spiega Georges Pounis, del dipartimento di epidemiologia e prevenzione all'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia), primo autore di una ricerca pubblicata sul International journal of cancer.
«Inoltre la caffeina è un composto bioattivo e la sua eventuale influenza sul rischio di tumore alla prostata non è ancora stata studiata in dettaglio in modelli di laboratorio» aggiunge il ricercatore che con i suoi colleghi ha valutato nell'arco di 4 anni l'associazione tra consumo di caffè e rischio di tumore prostatico in poco meno di 7mila uomini di età uguale o superiore a 50 anni, partecipanti allo studio Moli-Sani.
E a conti fatti lo studio ha dimostrato l'esistenza di un'associazione tra consumo di caffè e riduzione del rischio: almeno tre tazzine al giorno riducono del 53 per cento le probabilità di ammalarsi.
Per avere un quadro più completo della situazione, Pounis e colleghi hanno anche valutato l'effetto della caffeina su cellule di tumore della prostata in laboratorio osservando che il composto è in effetti in grado di ridurre la capacità delle cellule tumorali di proliferare e di dare origine a metastasi.
Le prove condotte con estratti di caffè con e senza caffeina hanno suggerito inoltre che probabilmente proprio tale sostanza è responsabile dei benefici del caffè sulla prostata. Attenzione però: i dati sono relativi al consumo di caffè "all'italiana", preparato in condizioni di alta pressione e alta temperatura dell'acqua e senza filtri utilizzati, per esempio per il caffè "lungo" stile americano.
Fonte: Int J Cancer. 2017 Apr 24. doi: 10.1002/ijc.30720
«Inoltre la caffeina è un composto bioattivo e la sua eventuale influenza sul rischio di tumore alla prostata non è ancora stata studiata in dettaglio in modelli di laboratorio» aggiunge il ricercatore che con i suoi colleghi ha valutato nell'arco di 4 anni l'associazione tra consumo di caffè e rischio di tumore prostatico in poco meno di 7mila uomini di età uguale o superiore a 50 anni, partecipanti allo studio Moli-Sani.
E a conti fatti lo studio ha dimostrato l'esistenza di un'associazione tra consumo di caffè e riduzione del rischio: almeno tre tazzine al giorno riducono del 53 per cento le probabilità di ammalarsi.
Per avere un quadro più completo della situazione, Pounis e colleghi hanno anche valutato l'effetto della caffeina su cellule di tumore della prostata in laboratorio osservando che il composto è in effetti in grado di ridurre la capacità delle cellule tumorali di proliferare e di dare origine a metastasi.
Le prove condotte con estratti di caffè con e senza caffeina hanno suggerito inoltre che probabilmente proprio tale sostanza è responsabile dei benefici del caffè sulla prostata. Attenzione però: i dati sono relativi al consumo di caffè "all'italiana", preparato in condizioni di alta pressione e alta temperatura dell'acqua e senza filtri utilizzati, per esempio per il caffè "lungo" stile americano.
Fonte: Int J Cancer. 2017 Apr 24. doi: 10.1002/ijc.30720
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