Dunque, certe volte, l'infertilità femminile è dovuta a un problema ovarico (assenza di ovulazione o ovulazioni rare e/o di qualità mediocre). Fortunatamente, esistono diverse soluzioni per porre rimedio a questa condizione, soluzioni che vittoriosamente conducono ad una gravidanza. La stimolazione ovarica è uno di questi rimedi.
Cos'è la stimolazione ovarica?
La stimolazione ovarica consiste nel somministrare degli ormoni ad una donna per aumentare la produzione di follicoli maturi da parte delle ovaie, ottenendo così una buona ovulazione. Questo perché, come saprete, gli ovuli sono prodotti dalle ovaie (che sono due e si trovano sui due lati dell'utero). In alcuni casi, tuttavia, la loro produzione è troppo debole o di cattiva qualità per permettere la fecondazione. È il caso delle sterilità dette "ormonali", nelle quali l'ovocita (ovulo) non è efficiente perché l'ovaio funziona male. La stimolazione ovarica è usata anche in caso di inseminazione artificiale o di una FIVET (fecondazione in vitro).
Stimolazione ovarica: come funziona questa tecnica?
Se si desidera davvero intraprendere la strada della stimolazione ovarica, bisogna passare attraverso una serie di analisi e test vincolanti e indispensabili, finalizzati a moltiplicare le possibilità di restare incinta.
Ecco alcuni passaggi da affrontare prima di intraprendere la stimolazione ovarica:
- esami clinici approfonditi presso il tuo medico generico
- misurazione della curva della temperatura basale per diversi mesi, al fine di determinare il periodo di ovulazione
- analisi del muco cervicale successiva ad un rapporto sessuale (post-coital test o test di Hühner)
- dosaggio ormonale (FSH, LH e estradiolo)
- ecografia pelvica, da fare in un laboratorio specializzato, per visualizzare eventuali anomalie dell'utero, delle tube o delle ovaie.
Ecco alcuni passaggi da affrontare prima di intraprendere la stimolazione ovarica:
- esami clinici approfonditi presso il tuo medico generico
- misurazione della curva della temperatura basale per diversi mesi, al fine di determinare il periodo di ovulazione
- analisi del muco cervicale successiva ad un rapporto sessuale (post-coital test o test di Hühner)
- dosaggio ormonale (FSH, LH e estradiolo)
- ecografia pelvica, da fare in un laboratorio specializzato, per visualizzare eventuali anomalie dell'utero, delle tube o delle ovaie.
Nello specifico, la stimolazione ovarica agisce al livello dell'ipofisi, una ghiandola che fa parte del sistema nervoso, situata sotto il cervello. Agisce sulle ovaie secernendo, tra l'altro, tre ormoni: l'FSH, l'LH e la prolattina.
Il cattivo funzionamento dell'ipofisi è individuabile attraverso la curva della temperatura, capace di dare informazioni sulla presenza e la qualità dell'ovulazione.
Il cattivo funzionamento dell'ipofisi è individuabile attraverso la curva della temperatura, capace di dare informazioni sulla presenza e la qualità dell'ovulazione.
La stimolazione ovarica è efficace?
Lo è nel 30% dei casi: permette di sbloccare la situazione in certe donne (3 su 10 circa si ritrovano incinte dopo questo trattamento). In più, si tratta di un metodo per rimanere incinta velocemente: la maggioranza delle gravidanze ottenute attraverso questo tipo di cura, arrivano già tre mesi dopo l'inizio del trattamento.
La stimolazione ovarica può avere effetti collaterali
In genere i trattamenti di stimolazione ovarica sono tollerati abbastanza bene, tuttavia possono causare degli effetti secondari leggeri: disturbi della vista, vampate, emicrania, stordimento e nausee. In alcuni casi, possono anche provocare forte irascibilità e insonnia. I problemi più evidenti possono derivare dall'aumento delle dimensioni dell'ovaio dovuti alla stimolazione: si passa dalle dimensioni di una mandorla a quelle di un'arancia. Aumento che può creare tensione addominale, gonfiori e fastidi vari. Possono insorgere, con percentuali più basse, problemi più rilevanti, come la torsione dell'ovaio (da operare chirurgicamente) o la iperstimolazione ovarica, che sono vere e proprie urgenze mediche a cui porre rimedio. Per la sua delicatezza, la stimolazione ovarica va necessariamente fatta presso centri specialistici con monitoraggio costante di tutte le attività.
Stimolazione ovarica e FIVET
In caso di fecondazione artificiale, la stimolazione ovarica è un passaggio obbligato, anche se la paziente ovula normalmente. La fecondazione in vitro (FIVET) è praticata quando gli ovociti e gli spermatozoi non riescono a produrre un embrione in modo naturale.
Questo perché la stimolazione ovarica rappresenta la prima delle 5 tappe della fecondazione in vitro, a cui seguono:
- innesco dell'ovulazione
- raccolta degli ovociti e degli spermatozoi
- fecondazione in vitro (lo sperma è mescolato a 2 o 3 ovociti, poi messo in coltura in una provetta a 37°C)
- l'impianto degli embroni nell'utero, che avviene in ospedale.
Questo perché la stimolazione ovarica rappresenta la prima delle 5 tappe della fecondazione in vitro, a cui seguono:
- innesco dell'ovulazione
- raccolta degli ovociti e degli spermatozoi
- fecondazione in vitro (lo sperma è mescolato a 2 o 3 ovociti, poi messo in coltura in una provetta a 37°C)
- l'impianto degli embroni nell'utero, che avviene in ospedale.
A chi bisogna rivolgersi per intraprendere una stimolazione ovarica?
Meglio consultare uno specialista, perché la stimolazione ovarica richiede una doppia sorveglianza: biologica ed ecografia. Le ecografie permettono di misurare i follicoli e quindi di seguire la loro crescita, e i dosaggi ormonali servono a valutare la qualità della loro secrezione ormonale. Questo monitoraggio permette anche di adattare il trattamento ai bisogni di ogni donna, di prevenire i rischi di gravidanza multipla, indicare la data ideale per avere rapporti sessuali o, eventualmente, stimolare l'ovulazione.
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