Micronutriente indispensabile per garantire il buon funzionamento della tiroide e assicurare la crescita e lo sviluppo del feto, lo iodio, quando non è assunto in quantità adeguate può riportare gravi effetti collaterali per la salute sia delle mamme sia del bambino: sviluppo mentale insufficiente, problemi di crescita, ipotiroidismo, infertilità, aborto spontaneo, ipertensione gravidica, distacco placentare, parto pretermine etc. Addirittura il quoziente intellettivo di bambini nati da madri ipotiroidee può essere ridotto.
Alle giovani donne in età fertile e alle future mamme originarie di Paesi classificati come “insufficienti” dal punto di vista dell’assunzione di iodio, e che vivono in Italia, IBSA Farmaceutici dedica un opuscolo informativo, “Importanza dello iodio in gravidanza e nei bambini”, realizzato in 6 lingue: albanese, rumeno, inglese, francese, arabo e naturalmente in italiano.
Secondo il Global Iodine Nutrition Network, diversi Paesi del mondo presentano un livello di assunzione di iodio insufficiente. Ma come capire se si ha o meno una carenza di iodio?
Una prima valutazione può essere fatta in base all’area dove si abita o si è abitato negli ultimi anni. tuttavia, le informazioni circa il rischio di inadeguatezza dell’apporto in base al territorio di residenza non sono facilmente reperibili (oltre a richiedere conoscenze scientifiche adeguate). Inoltre, nonostante l’Italia sia circondata dal mare, molte zone sono a carenza iodica perché, diversamente da quanto si possa pensare, lo iodio si mangia, non si respira.
Per una conferma in più, basta eseguire una autovalutazione rispondendo a queste semplici domande:
1. Utilizzo per condimento sale iodato?
2. Assumo almeno due pasti a base di pese alla settimana?
“Se la risposta è sì la carenza iodica può essere esclusa, altrimenti è abbastanza probabile. È fondamentale che ogni donna si ponga queste domande ben prima della gestazione e che, nel sospetto di una carenza, oltre ad utilizzare sale iodato e una dieta appropriata, consideri la possibilità di impiegare un supplemento di iodio anche nei mesi immediatamente precedenti il concepimento. L’integrazione di iodio è indispensabile in caso di regime dietetico vegetariano o vegano o nell’intolleranza al lattosio.
Se vi è il sospetto di carenza iodica, è opportuno iniziare immediatamente a utilizzare il sale iodato e ad adottare una dieta adeguata. Inoltre nei 3-4 mesi precedenti alla gravidanza è opportuno associare una dose ulteriore di 50-200 mcg/giorno di iodio. L’integrazione con iodio potrà essere fatta utilizzando preparati multivitaminici ad hoc (che contengono vitamine, ferro, altri minerali e 100 - 200 mcg di iodio/dose giornaliera). Gli integratori multivitaminici rappresentano una buona soluzione pratica, avendo cura di scegliere integratori di qualità. ”, conclude il professor Mariotti.
Fonte http://www.piusanipiubelli.it/iodio-indispensabile-per-salute-di-mamme-bambini.htm
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