Il rapporto quinquennale della Piattaforma d’azione di Pechino, 2009-2014, che è stato presentato presentato all’ONU, non fa emergere un quadro chiaro della condizione reale della donna italiana, è quello che sostiene Simona Lanzoni, vicepresidente di Fondazione Pangea Onlus, che ha redatto un rapporto ombra alternativo dove si evidenzia la violazione dei diritti fondamentali delle donne. La conferenza mondiale di Pechino del 1995 stabilì di verificare ogni 5 anni l’attuazione del programma d’azione dei paesi sottoscrittori, per cui ogni cinque anni i Paesi devono stilare un rapporto dove si evidenziano i passi in avanti. La conferenza del 95 pose le donne su di un piano di parità esistenziale nei confronti degli uomini, individuando diversi punti critici da monitorare per migliorare la condizione femminile, quali:
– Donne e povertà
– Istruzione e formazione delle donne
– Donne e salute
– La violenza contro le donne
– Donne e conflitti armati
– Donne ed economia
– Donne, potere e processi decisionali
– Meccanismi istituzionali per favorire il progresso delle donne
– Diritti fondamentali delle donne
– Donne e media
– Donne e ambiente
Mancano ancora, in Italia, politiche adeguate che riconoscano e garantiscano la dignità e i bisogni delle donne, a partire dall’inserimento nel mondo del lavoro che è ancora minato da diseguaglianze di pari opportunità che costringono le donne a scegliere tra accudire la famiglia o lavorare, come pure un diritto all’assistenza sanitaria che presenta molti cedimenti, a conferma di ciò la diminuzione della speranza di vita che si sta sempre più eguagliando a quella degli uomini. Molto si è ottenuto rispetto al secolo scorso, le donne hanno diritto di voto, godono di maggior libertà, hanno accesso alla cultura, possono svolgere funzioni importanti anche a livello politico, ma tanto resta da fare .
Fonte Bibliografica: Rapporto sull’attuazione della Piattaforma d’Azione di Pechino Rilevazione quinquennale: 2009-2014 Cosa veramente è stato fatto in Italia PDF
Nessun commento:
Posta un commento