Molti prodotti da loro indicati non erano nella mia lista dei desideri, né in quella delle necessità, così evitai di acquistarli. Ad esempio ciuccio e biberon. La mia idea era quella di allattare a richiesta e credevo non mi sarebbero serviti quegli aggeggi che, secondo me, avrei fatto poi fatica ad eliminare dalle abitudini di mia figlia, se fossero entrati a far parte della sua vita quotidiana. Pare che il 70% dei bimbi utilizzi il ciuccio almeno per addormentarsi, anche se, più volte, mi è capitato di vedere madri esasperate che ficcavano in bocca il ciuccio ai loro figli piagnucolanti, più per non sentirli più che per consolarli…
In antichità i primi ciucci erano un pezzetto di stoffa contenente qualcosa dal sapore interessante, oppure qualcosa che avrebbe stordito i bambini, tipo del vino (pericolosissimo). Spesso servivano per alleviare il fastidio alle gengive durante la dentizione e quindi erano duri e fatti di osso. Gli altolocati invece, li preferivano in argento che manterrebbe lontano anche il malocchio…
Ad ogni modo, tornata dall’ospedale, trovai per casa tutto ciò che avevo deciso di non comprare, quindi avevo a disposizione, succhiotto, biberon e una confezione di latte in polvere “perché non si sa mai”. Non ne ero felice ma tant’è, ormai li avevo.
Prima ancora di provare ad utilizzarli, già mi sentii dire da qualcuno che la bambina aveva confuso il mio seno col ciuccio. Mi chiedevo come fosse possibile, dato che non sapeva dell’esistenza del succhiotto di gomma… Era semplicemente intenta ad addormentarsi succhiando un pochino di latte, mi dicevo… In alcune occasioni in cui ero obbligata ad assentarmi e lasciare la pupa alle cure del papà, come quando mi concedevo una doccia alla velocità della luce, il mio ragazzo provò ad intrattenere nostra figlia con il ciuccio. A volte gli andò bene, altre volte meno. Se la bimba era molto stanca, succhiare il ciuccio la consolava e la faceva rilassare fino ad addormentarsi, più spesso però le causava conati di vomito… Così anche in auto: ci sono stati dei brevi viaggetti durante i quali aveva voglia di starsene nel seggiolino ad intrattenersi col succhiotto, altre per niente. Più spesso per niente.
Al momento i due ciucci che mi avevano procurato, fanno parte dei giocattoli di mia figlia. Capita di vedergliene uno in bocca per alcuni secondi, ma non ha mai preso l’abitudine di succhiarlo. Sono certa però che, se si fosse affezionata al ciuccio, gli stessi parenti che me lo avevano consigliato, avrebbero preso in giro la bambina vedendoglielo in bocca. Tipico.
Nina
In antichità i primi ciucci erano un pezzetto di stoffa contenente qualcosa dal sapore interessante, oppure qualcosa che avrebbe stordito i bambini, tipo del vino (pericolosissimo). Spesso servivano per alleviare il fastidio alle gengive durante la dentizione e quindi erano duri e fatti di osso. Gli altolocati invece, li preferivano in argento che manterrebbe lontano anche il malocchio…
Ad ogni modo, tornata dall’ospedale, trovai per casa tutto ciò che avevo deciso di non comprare, quindi avevo a disposizione, succhiotto, biberon e una confezione di latte in polvere “perché non si sa mai”. Non ne ero felice ma tant’è, ormai li avevo.
Prima ancora di provare ad utilizzarli, già mi sentii dire da qualcuno che la bambina aveva confuso il mio seno col ciuccio. Mi chiedevo come fosse possibile, dato che non sapeva dell’esistenza del succhiotto di gomma… Era semplicemente intenta ad addormentarsi succhiando un pochino di latte, mi dicevo… In alcune occasioni in cui ero obbligata ad assentarmi e lasciare la pupa alle cure del papà, come quando mi concedevo una doccia alla velocità della luce, il mio ragazzo provò ad intrattenere nostra figlia con il ciuccio. A volte gli andò bene, altre volte meno. Se la bimba era molto stanca, succhiare il ciuccio la consolava e la faceva rilassare fino ad addormentarsi, più spesso però le causava conati di vomito… Così anche in auto: ci sono stati dei brevi viaggetti durante i quali aveva voglia di starsene nel seggiolino ad intrattenersi col succhiotto, altre per niente. Più spesso per niente.
Al momento i due ciucci che mi avevano procurato, fanno parte dei giocattoli di mia figlia. Capita di vedergliene uno in bocca per alcuni secondi, ma non ha mai preso l’abitudine di succhiarlo. Sono certa però che, se si fosse affezionata al ciuccio, gli stessi parenti che me lo avevano consigliato, avrebbero preso in giro la bambina vedendoglielo in bocca. Tipico.
Nina
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