In costa consiste il test migliori ovociti per fecondazione assistita
Il punto di partenza per l’ideazione del test preso in considerazione dall’Università Statale di Milano insieme all’Università californiana è che, in Italia, si ottiene mediamente una gravidanza ogni cinque tentativi, tenendo conto di fattori diversi come ad esempio l’età della futura neo mamma. Infatti, dopo i 43 anni di età, secondo la scienza, diventare mamma diventa più difficile, e le possibilità di rimanere incinta scendono a meno del cinque per cento.
Partendo da questi presupposti, i ricercatori che hanno pubblicato il loro lavoro sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Science, hanno individuato delle differenze che sussistono tra le cellule uovo. Ancor prima della loro effettiva maturazione, esse sono in grado di produrre determinate sostanze che influiscono positivamente o negativamente sulla capacità di risposta alla fecondazione.
Questo significa che non tutti gli ovociti sono uguali, e che, per rendere più efficiente anche la fecondazione assistita, è necessario che vengano identificate le sostanze prodotte dalle cellule uovo, comprendendo quali degli ovociti siano più propensi alla fecondazione proprio attraverso la presenza di specifiche molecole.
Una volta individuata la presenza delle sostanze positive come l’interleuchina 7 (in grado di rendere migliori le caratteristiche dell’embrione e di aumentare l’efficacia del trattamento di fecondazione) si può procedere al trattamento.
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