Il team di ricercatori ha formulato la propria ipotesi dopo aver vagliato nei campioni di muscolatura uterina appartenenti a 70 donne in dolce attesa, tutti i segnali di tipo elettrico che stanno alla base delle contrazioni.
L’analisi ha evidenziato che le gestanti che riescono a mantenere un peso contenuto e nella norma mantengono attivo per tutta la durata della gravidanza l’efficacia anticontrazione data dalla proteina hERG che, invece, viene interrotta quando arriva il momento delle prime contrazioni uterine, utili per promuovere la dilatazione. Al contrario, nelle future mamme che si trovano in una condizione di sovrappeso, l’inattivazione della proteina HERG non si verifica e, di conseguenza, le partorienti vanno incontro a dilatazioni irregolari che, nella maggior parte dei casi, determinano difficoltà o distocie del parto.
La scoperta, di notevole importanza anche per contrastare eventuali parti prematuri, apre nuove strade e nuove prospettive per evitare che le future mamme possano incorrere in possibili complicanze durante il travaglio e il parto. Il problema dell’assenza di contrazioni o di contrazioni irregolari a termine di gravidanza, può essere risolto con un trattamento sicuro e specifico, grazie all’identificazione del meccanismo che sta alla base del fenomeno. Le future mamme hanno un motivo in più per mantenere una dieta equilibrata e un costante esercizio fisico giornaliero.
Fonte http://www.nature.com/ncomms/2014/140617/ncomms5108/full/ncomms5108.html#sthash.BsEFYYQS.dpuf
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