Fattori predisponenti per lo sviluppo dei fibromi o leiomiomi sono la familiarità, l’età compresa tra 35 e 55 anni e l’obesità. Anche non conoscendone le cause quindi, il fatto che si sviluppino solo in età avanzata ma fertile e che l’obesità sia in grado di peggiorarli, fa pensare a delle cause ormonali. A cofermare questa teoria c’è poi il fatto che regrediscono con l’assunzione della pillola, in gravidanza o in menopausa, cioè in tutte quelle condizioni in cui le ovaie sono “a riposo” dalla produzione di estrogeni. Quindi i fibromi di per se’ non sono causa dell’infertilità ma potrebbero essere la manifestazione di uno squilibrio ormonale che è causa principale di una difficoltà a concepire, più che di una vera e propria infertilità.
Un altro possibile ostacolo al concepimento è dato da una collocazione bassa del fibroma. In rari casi infatti il fibroma si sviluppa sull’orifizio uterino interno e se diventa di dimensioni notevoli può ostruirlo, impedendo così l’ingresso degli spermatozoi. I fibromi possono essere totalmente asintomatici oppure dare qualche sintomo aspecifico come dolori mestruali o fastidi agli organi contigui se la loro collocazione è tale da comprimerli. I più sfavorevoli, ma anche più rari sono quelli sottomucosi. Questi trovandosi nell’endometrio ad ogni mestruazione impediscono un corretta ripristino dell’endometrio, prolungandone così il sanguinamento.
Una sanguinamento mestruale prolungato comporta una notevole perdita di ferro quindi a lungo andare potrebbe portare all’istaurarsi una condizione di anemia, che può anche essa essere di per se’ causa di infertilità. La diagnosi di fibroma si effettua durante una normale ecografia. La terapia in questi casi prevede la somministrazione di pillola estroprogestinica o solo progestinica. In alcuni casi invece, in base alla sua crescita e alla sua posizione può essere indicata l’escissione chirurgica.
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