L’indagine scientifica è stata condotta su 384 coppie di fratelli, ai quali è stato chiesto se la preferenza di mamma e papà abbia mai creato problematiche di autostima, dopodiché è stata fatta l’intervista anche ai due genitori e la conclusione è stata che i figli maggiori tendono a sentirsi i preferiti mentre i minori ricevono meno attenzioni e sono sempre più soggetti a rimproveri.
Per di più circa il 70% dei padri ed il 74% delle madri in disparte ha ammesso di avere davvero una preferenza per uno dei propri pargoli, infrangendo così la classica affermazione che i figli sono tutti uguali. Ma, a parte le confessioni, a volte i genitori non si rendono conto di avere un debole evidente agli occhi degli altri, agendo di puro inconscio, o meglio di puro istinto genitoriale, mentre un tempo, invece, era scontato che il primogenito avesse ed ereditasse beni materiali e non.
In Francia, a tal proposito, sta avendo successo un libro di due docenti dell’Università di Nantes, Catherine Sellenet e Claudine Paque , pronto ad indagare sul fondamento di verità che c’è dietro la frase “cocco di mamma“. Questa volta, la ricerca è stata condotta su 55 coppie di genitori e solo l’80 % alla fine del colloquio ha ammesso di tenere più ad un figlio che ad un altro.
Le motivazioni date a ciò sono tante ma l’unica spiegazione socialmente accettata riguardo questa preferenza è quella di avere maggior riguardo verso il pargolo più svantaggiato e debole perché magari colpito da malattia. Poi ci sono anche confessioni che velano un narcisismo da parte del genitore che ammira il figliolo che più gli assomiglia o che va meglio a scuola.
Se è vero il detto che dice che: “il secondo figlio è quello che si cresce da solo” è pur vero che a volte i minori sono anche quelli con la strada spianata, perché la fatica della conquista è stata già fatta dai fratelli maggiori. Fatto sta quello prediletto, crescerà con una grande sicurezza di sé, ma sarà pure oggetto di antipatie da parte dei suoi consanguinei.
Fonte http://www.passionemamma.it/2016/04/ogni-genitore-ha-un-figlio-prediletto-lo-dice-la-scienza/
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