I giri di funicolo sono più comuni nei nati di sesso maschile, probabilmente questo dato è dovuto al fatto che i maschi hanno in media cordoni ombelicali più lunghi. Inoltre l’incidenza aumenta con il progredire della gestazione. Cos’é il cordone ombelicale e come è fatto? Il funicolo ombelicale è un cordone che collega feto e placenta. È lungo circa 55 cm, ed ha un diametro di circa 1 cm, presenta una quindicina di volute attorno al suo asse. E’ liscio, lucente, flessibile, molto resistente e può sopportare oltre 5 kg di peso. Generalmente si inserisce al centro del disco placentare, ma è possibile riscontrare inserzioni marginali o a livello delle membrane ovulari. Il funicolo è costituito da una sostanza gelatinosa, detta gelatina di Wharton, composta da tessuto connettivo mucoso maturo, distribuita in maniera irregolare lungo il cordone e avvolta dalla membrana amniotica.
All’interno della gelatina si trovano i tre vasi ombelicali: una vena e due arterie. La prima, porta sangue arterioso ossigenato e ricco di nutrienti dalla placenta al feto, mentre le arterie trasportano i cataboliti e il sangue venoso non ossigenato dal feto alla circolazione materna. La lunghezza del funicolo gli permette di essere avvolto comodamente attorno al collo del feto senza causare alcun tipo di compressione. Una paura ingiustificata Culturalmente il cordone ombelicale attorno al collo è associato ad un pericolo e un rischio per la salute fetale sproporzionato rispetto a quanto non sia realmente. Un’adeguata informazione prenatale dovrebbe preparare la coppia a questa situazione comune e metterla a conoscenza degli interventi possibili. Il cordone ombelicale attorno al collo del neonato infatti è stato spesso additato come causa di effetti avversi o ritardi mentali nei bambini; creando una paura inspiegata. Sebbene la presenza di giri di funicolo largo non sia associata a complicanze, gli studi hanno evidenziato che i giri stretti attorno al collo aumentano il rischio di anomalie della frequenza cardiaca fetale, di parto operativo, di livelli più bassi di pH e Apgar. Tuttavia non è chiaro se questi outcomes sono il risultato dei giri di funicolo o degli interventi messi in atto dagli operatori per far fronte all’evento.
La gestione del parto Nel caso in cui si riscontri la presenza di giri di cordone, la gestione dipenderà da quanto il funicolo è stretto attorno al collo. Un cordone ombelicale lasso, sarà facilmente sfilato dalla testa del neonato appena questa sarà disimpegnata. Se invece il cordone è molto stretto, si è soliti clamparlo e reciderlo prima della nascita completa. Gli interventi routinari per la gestione di questo evento sono specificati nelle linee guida dell’OMS 2003, tuttavia la recente letteratura scientifica sta mettendo in dubbio queste tecniche sulla base della pratica clinica. Infatti ci sono rischi evidenti associati al clampaggio e alla recisione del cordone ombelicale prima della nascita, e sono insufficienti le ricerche che supportano tale intervento. Anche la pratica di tirare il funicolo lasso manca di evidenze scientifiche e può interferire con la fisiologia dell’evento nascita. Uno studio ha dimostrato che la presenza di giri di cordone attorno al collo non è associata ad effetti perinatali avversi nei neonati. L’unico outcome negativo associato risulta la presenza di alterazioni del battito cardiaco fetale.
Le ricerche hanno dimostrato che la presenza di giri di funicolo non è associata ad un aumento di morbilità o mortalità per i feti durante la gravidanza. Anche durante il travaglio la presenza di giri di funicolo attorno al collo non causa problemi e non ci sono indicazioni ad eseguire un taglio cesareo elettivo nel caso in cui si siano evidenziati avvolgimenti di cordone all’analisi ecografica antenatale. Alla luce di tali evidenze, l’induzione del travaglio per presenza di giri di funicolo al collo non è giustificata.
Al momento del periodo espulsivo, in caso vi siano giri di funicolo attorno al collo del feto, questi possono essere allentati con facilità da parte dell’ostetrica, i dati dimostrano infatti che cordoni poco stretti non causano alcun problema al neonato. Il sangue continua a scorrere nei vasi senza alcun impedimento sia durante il travaglio che durante il parto. Occasionalmente può capitare che durante l’ultima fase del periodo espulsivo il cordone si stringa attorno al collo del bambino, o a causa della ridotta lunghezza del funicolo o per l’elevato numero di giri.
Tuttavia il bambino non subirà conseguenze legate alla mancanza di ossigeno perché la sua respirazione è ancora supportata della circolazione placentare. Infatti, sebbene in caso di stiramento cordonale il flusso sanguigno diminuisca, una parte di sangue continua a passare nel funicolo garantendo comunque l’ossigenazione dei tessuti. In questo caso ne risulta un’ipossia a breve termine che si risolve una volta che il cordone si allenta alla nascita e il flusso di sangue riprende.
All’interno della gelatina si trovano i tre vasi ombelicali: una vena e due arterie. La prima, porta sangue arterioso ossigenato e ricco di nutrienti dalla placenta al feto, mentre le arterie trasportano i cataboliti e il sangue venoso non ossigenato dal feto alla circolazione materna. La lunghezza del funicolo gli permette di essere avvolto comodamente attorno al collo del feto senza causare alcun tipo di compressione. Una paura ingiustificata Culturalmente il cordone ombelicale attorno al collo è associato ad un pericolo e un rischio per la salute fetale sproporzionato rispetto a quanto non sia realmente. Un’adeguata informazione prenatale dovrebbe preparare la coppia a questa situazione comune e metterla a conoscenza degli interventi possibili. Il cordone ombelicale attorno al collo del neonato infatti è stato spesso additato come causa di effetti avversi o ritardi mentali nei bambini; creando una paura inspiegata. Sebbene la presenza di giri di funicolo largo non sia associata a complicanze, gli studi hanno evidenziato che i giri stretti attorno al collo aumentano il rischio di anomalie della frequenza cardiaca fetale, di parto operativo, di livelli più bassi di pH e Apgar. Tuttavia non è chiaro se questi outcomes sono il risultato dei giri di funicolo o degli interventi messi in atto dagli operatori per far fronte all’evento.
La gestione del parto Nel caso in cui si riscontri la presenza di giri di cordone, la gestione dipenderà da quanto il funicolo è stretto attorno al collo. Un cordone ombelicale lasso, sarà facilmente sfilato dalla testa del neonato appena questa sarà disimpegnata. Se invece il cordone è molto stretto, si è soliti clamparlo e reciderlo prima della nascita completa. Gli interventi routinari per la gestione di questo evento sono specificati nelle linee guida dell’OMS 2003, tuttavia la recente letteratura scientifica sta mettendo in dubbio queste tecniche sulla base della pratica clinica. Infatti ci sono rischi evidenti associati al clampaggio e alla recisione del cordone ombelicale prima della nascita, e sono insufficienti le ricerche che supportano tale intervento. Anche la pratica di tirare il funicolo lasso manca di evidenze scientifiche e può interferire con la fisiologia dell’evento nascita. Uno studio ha dimostrato che la presenza di giri di cordone attorno al collo non è associata ad effetti perinatali avversi nei neonati. L’unico outcome negativo associato risulta la presenza di alterazioni del battito cardiaco fetale.
Le ricerche hanno dimostrato che la presenza di giri di funicolo non è associata ad un aumento di morbilità o mortalità per i feti durante la gravidanza. Anche durante il travaglio la presenza di giri di funicolo attorno al collo non causa problemi e non ci sono indicazioni ad eseguire un taglio cesareo elettivo nel caso in cui si siano evidenziati avvolgimenti di cordone all’analisi ecografica antenatale. Alla luce di tali evidenze, l’induzione del travaglio per presenza di giri di funicolo al collo non è giustificata.
Al momento del periodo espulsivo, in caso vi siano giri di funicolo attorno al collo del feto, questi possono essere allentati con facilità da parte dell’ostetrica, i dati dimostrano infatti che cordoni poco stretti non causano alcun problema al neonato. Il sangue continua a scorrere nei vasi senza alcun impedimento sia durante il travaglio che durante il parto. Occasionalmente può capitare che durante l’ultima fase del periodo espulsivo il cordone si stringa attorno al collo del bambino, o a causa della ridotta lunghezza del funicolo o per l’elevato numero di giri.
Tuttavia il bambino non subirà conseguenze legate alla mancanza di ossigeno perché la sua respirazione è ancora supportata della circolazione placentare. Infatti, sebbene in caso di stiramento cordonale il flusso sanguigno diminuisca, una parte di sangue continua a passare nel funicolo garantendo comunque l’ossigenazione dei tessuti. In questo caso ne risulta un’ipossia a breve termine che si risolve una volta che il cordone si allenta alla nascita e il flusso di sangue riprende.
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