La FIVET (fecondazione in vitro con trasferimento in utero degli embrioni) è senza dubbio tra le tecniche di riproduzione assistita più utilizzate dalle coppie italiane. E se i costi in termini economici si stanno via via relativamente ridimensionando, sia per la fivet omologa sia per quella eterologa (pur con alcune differenze a livello regionale), il procedimento necessario continua, per forza di cose, a richiedere un certo investimento di tempo.
“In media, per effettuare un ciclo occorrono dai 9 ai 12 mesi”, dice infatti Andrea Borini, direttore e responsabile clinico e scientifico di Tecnobios Procreazione, e presidente SIFES (Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione). “Ma bisogna tener conto del fatto che spesso il primo tentativo non ha successo, e occorre quindi ripetere il ciclo”.
Quanto tempo deve passare tra un tentativo e l’altro? “È necessario attendere almeno 2 o 3 mesi; ci sono tuttavia donne, specialmente giovani, che soprattutto per motivi di ordine psicologico preferiscono attendere anche 6 o 8 mesi. Per capirci: c’è chi dice: “Siamo in ballo, balliamo’ e chi, invece, preferisce riposarsi un po”, risponde Borini.
Quindi, quando si comincia il percorso, è meglio programmare un lungo periodo? “In genere”, suggerisce l’esperto, “è meglio non pensare che in 9-10 mesi tutto si risolva con una sola prova e mettere in conto un periodo di 18-20 mesi”.
Fonte http://www.quimamme.it/con-il-pancione/2014/12/23/quanto-tempo-richiede-un-trattamento-fivet/
“In media, per effettuare un ciclo occorrono dai 9 ai 12 mesi”, dice infatti Andrea Borini, direttore e responsabile clinico e scientifico di Tecnobios Procreazione, e presidente SIFES (Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione). “Ma bisogna tener conto del fatto che spesso il primo tentativo non ha successo, e occorre quindi ripetere il ciclo”.
Quanto tempo deve passare tra un tentativo e l’altro? “È necessario attendere almeno 2 o 3 mesi; ci sono tuttavia donne, specialmente giovani, che soprattutto per motivi di ordine psicologico preferiscono attendere anche 6 o 8 mesi. Per capirci: c’è chi dice: “Siamo in ballo, balliamo’ e chi, invece, preferisce riposarsi un po”, risponde Borini.
Quindi, quando si comincia il percorso, è meglio programmare un lungo periodo? “In genere”, suggerisce l’esperto, “è meglio non pensare che in 9-10 mesi tutto si risolva con una sola prova e mettere in conto un periodo di 18-20 mesi”.
Fonte http://www.quimamme.it/con-il-pancione/2014/12/23/quanto-tempo-richiede-un-trattamento-fivet/
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