Si manifesta come reazione ad un rumore improvviso o comunque ad una sollecitazione brusca e rapida. Scoperto e descritto la prima volta da Ernst Moro, medico pediatra austriaco, morto nel 1951, da cui il fenomeno osservato prese il nome.
E’ un tipo di reazione che inizia a manifestarsi intorno alla ventottesima settimana di gestazione e trova il suo compimento verso la trentaquattresima settimana, per poi affievolirsi e scomparire del tutto alla nascita o protrarsi per i primi sei mesi di vita.
Il sobbalzo a cui segue solitamente il distendere le braccia e le dita della mano, si pensa possa essere il tentativo di contatto con la mamma, accusando uno stato di pericolo, determinato dal rumore o da un sobbalzo. E’ un riflesso tipico neonatale, presente in tutti i bambini ad esclusione dei soggetti affetti da Sindrome di Down.
Cosa è
Così come l’impianto dell’ovulo fecondato nel corpo della donna, inizia a modificare le funzioni dello stesso in rapporto alla nuova vita che si sta componendo al proprio interno, allo stesso modo, il feto, ancora prima di divenire bambino, si prepara ad affrontare i continui cambiamenti, che continueranno anche dopo la nascita e determineranno la crescita. Un processo che si concluderà solo con la vecchiaia e la morte. Per prepararsi quindi alla nascita, ed al nuovo mondo, il feto prima ed il neonato dopo, si servono delle reazioni involontarie, i cosi’ detti riflessi neonatali, in risposta alle sollecitazioni esterne e rispondono a delle precise istanze di sopravvivenza ed adattamento successive al parto.
Solitamente il riflesso di moro, compare verso la ventottesima settimana di gestazione ed accompagna il bambino per i successivi sei mesi, talvolta persistendo sino ad un anno di vita.
Le diverse scuole di pensiero concordano sulla spiegazione, già fornita dal suo scopritore Ernst Moro, che il riflesso di moro è la risposta istintiva del bambino che, dinanzi ad un pericolo o ad una situazione avvertita come tale, come puo’ essere un rumore improvviso o una presa del corpo ed un movimento brusco, allargando le bracci ed estendendo questa apertura anche alle dita, cerchi il contatto e la presa con la mamma.
Come gestirlo
Abbiamo visto che il riflesso di moro si forma verso la ventottesima settimana di gestazione per poi scomparire verso il sesto mese dopo la nascita. In alcuni casi si è notato il protrarsi della reazione sino al compimento del primo anno circa. Il persistere dei riflessi neonatali, compresi il riflesso di moro, dopo il primo anno di vita, potrebbe essere un campanello d’allarme circa alcune sofferenze neurologiche che potrebbero rallentare o ostacolare il conseguimento dei sincronismo motori e sensoriali.
Fonte http://www.mammeoggi.it/riflesso-di-moro/13034/
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