Nello studio sono stati analizzati i risultati di oltre 19mila cicli di fecondazione in vitro effettuati in 7.753 coppie nell'area di Boston tra il 2000 e il 2014. «Le donne sono state suddivise in 4 gruppi di età: sotto i 30 anni, 30-35 anni, 35-40 anni e 40-42 anni» spiegano gli autori che hanno mantenuto gli stessi gruppi anche per gli uomini con l'aggiunta di una ulteriore classe che includeva uomini di 42 anni e oltre.
Analizzando quelli che vengono definiti "tassi cumulativi di nati vivi", ovvero la probabilità di dare alla luce un bimbo nato vivo dopo uno o più cicli di fecondazione assistita, i ricercatori hanno scoperto che - a differenza di quanto spesso si crede - anche l'età del padre conta. «Il peso dell'età paterna si fa sentire poco se la futura mamma è nella fascia di età tra 40 e 42 anni, ma non è trascurabile quando la donna è più giovane» afferma Dodge che poi presenta i numeri della ricerca.
Per esempio, in coppie in cui la donna ha meno di 30 anni, un partner il tasso prima descritto (che rappresenta il successo della fecondazione) è del 46 per cento se il partner ha un'età compresa tra 40 e 42 anni e del 73 per cento se ne ha tra 30 e 35. Stesso tendenza per le donne di età compresa tra 30 e 40 anni.
«I meccanismi che determinano l'effetto dell'età del padre sulla fertilità della coppia non sono ancora del tutto noti e gli esperti hanno messo in campo diverse ipotesi, ma al momento l'unica consiglio che si può dare ai futuri papà è mantenere uno stile di vita sano» conclude la ricercatrice.
Fonte: European Society of Human Reproduction and Embryology
Per esempio, in coppie in cui la donna ha meno di 30 anni, un partner il tasso prima descritto (che rappresenta il successo della fecondazione) è del 46 per cento se il partner ha un'età compresa tra 40 e 42 anni e del 73 per cento se ne ha tra 30 e 35. Stesso tendenza per le donne di età compresa tra 30 e 40 anni.
«I meccanismi che determinano l'effetto dell'età del padre sulla fertilità della coppia non sono ancora del tutto noti e gli esperti hanno messo in campo diverse ipotesi, ma al momento l'unica consiglio che si può dare ai futuri papà è mantenere uno stile di vita sano» conclude la ricercatrice.
Fonte: European Society of Human Reproduction and Embryology
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