venerdì 4 agosto 2017

Fecondazione in vitro: l'età conta anche del futuro papà

     Nello studio sono stati analizzati i risultati di oltre 19mila cicli di fecondazione in vitro effettuati in 7.753 coppie nell'area di Boston tra il 2000 e il 2014. «Le donne sono state suddivise in 4 gruppi di età: sotto i 30 anni, 30-35 anni, 35-40 anni e 40-42 anni» spiegano gli autori che hanno mantenuto gli stessi gruppi anche per gli uomini con l'aggiunta di una ulteriore classe che includeva uomini di 42 anni e oltre.

Fecondazione in vitro: l’età conta anche del futuro papà     Analizzando quelli che vengono definiti "tassi cumulativi di nati vivi", ovvero la probabilità di dare alla luce un bimbo nato vivo dopo uno o più cicli di fecondazione assistita, i ricercatori hanno scoperto che - a differenza di quanto spesso si crede - anche l'età del padre conta. «Il peso dell'età paterna si fa sentire poco se la futura mamma è nella fascia di età tra 40 e 42 anni, ma non è trascurabile quando la donna è più giovane» afferma Dodge che poi presenta i numeri della ricerca.
Per esempio, in coppie in cui la donna ha meno di 30 anni, un partner il tasso prima descritto (che rappresenta il successo della fecondazione) è del 46 per cento se il partner ha un'età compresa tra 40 e 42 anni e del 73 per cento se ne ha tra 30 e 35. Stesso tendenza per le donne di età compresa tra 30 e 40 anni.

     «I meccanismi che determinano l'effetto dell'età del padre sulla fertilità della coppia non sono ancora del tutto noti e gli esperti hanno messo in campo diverse ipotesi, ma al momento l'unica consiglio che si può dare ai futuri papà è mantenere uno stile di vita sano» conclude la ricercatrice.

Fonte: European Society of Human Reproduction and Embryology

Nessun commento:

Posta un commento