Quando si tratta di endometriosi, il dolore fa una differenza importante sulla qualità della vita e l'equilibrio psicologico delle donne che ne soffrono. Potrà sembrare un'affermazione scontata, ma in realtà nessuno studio aveva mai confrontato l'impatto psicologico della forma asintomatica della malattia e di quella che comporta dolore cronico. Lo hanno fatto alcuni ricercatori milanesi - ginecologi, psicologi ed epidemiologi - arrivando a concludere che effettivamente la presenza di dolore cambia il modo in cui la donna percepisce la malattia e vive la sua vita.
L'endometriosi è una malattia caratterizzata dalla crescita di endometrio, il tessuto che riveste la cavità uterina, anche al di fuori della sua sede naturale. Interessa il 10-20% delle donne in età riproduttiva e, anche se in alcuni casi è del tutto asintomatica, spesso comporta dolori anche molto intensi (dolori mestruali, durante i rapporti sessuali, dolori addominali cronici) e una condizione di affaticamento generale. Può inoltre comportare infertilità, tanto che si stima che il 30-40% delle donne infertili soffra di endometriosi.
In uno studio pubblicato sul Journal of Psychosomatic Obstetrics & Gynecology, Federica Facchin, psicologa dell'Università Cattolica di Milano, e i suoi colleghi sono andati a vedere che cosa cambia in termini di qualità della vita e di benessere psicologico tra donne "sane", donne con endometriosi asintomatica e donne con endometriosi con dolori cronici. Verificando dati alla mano che sono proprio queste ultime a pagare il prezzo peggiore.
"Tanto per cominciare c'è la compromissione delle attività quotidiane" spiega la psicologa. "Tutto diventa più difficile da gestire: stare in piedi, prendere mezzi di trasporto, eseguire faccende domestiche, prendersi cura dei figli e di sé stesse". L'indagine, inoltre, ha mostrato che queste donne presentano più spesso sintomi di disagio psicologico, con livelli più elevati di ansia o depressione non solo rispetto a chi non soffre della malattia, ma anche a chi soffre della forma asintomatica. "I dolori continui portano a uno stato di stress quotidiano, all'idea di essere in balìa della malattia, di non poterla controllare. O addirittura a identificarsi con la malattia stessa".
Senza contare che il disagio psicologico dell'endometriosi può avere anche altre componenti. C'è per esempio una sofferenza legata al fatto di non veder riconosciuto il proprio dolore. "A livello sociale, il dolore mestruale è considerato normale, per cui spesso le ragazze che soffrono di endometriosi ci mettono un po' a capire che i loro sintomi non sono affatto la norma" sottolinea la psicologa. "E anche i medici spesso sottovalutano i sintomi, tanto che possono volerci anni per una diagnosi". Poi, ovviamente, c'è la sofferenza psicologica legata alla minaccia di infertilità. "È una questione che tocca da vicino la femminilità: spesso le donne colpite si sentono inadeguate, anche se poi alcune riescono comunque ad avere una gravidanza".
Se il quadro può apparire sconfortante, il messaggio finale di Facchin e colleghi è comunque positivo. "Si può fare molto per superare la sofferenza legata all'endometriosi: quella fisica, ma anche quella psicologica. In questo senso, credo sia molto importante il sostegno di altre donne che vivono la stessa esperienza. Alcuni studi suggeriscono l’efficacia di strumenti come gli interventi di gruppo (organizzati anche dalle varie associazioni di pazienti presenti in Italia) o la mindfulness nella gestione di una malattia che rimane cronica".
Fonte http://www.nostrofiglio.it/concepimento/infertilita/endometriosi-impatto-malattia-qualita-della-vita
L'endometriosi è una malattia caratterizzata dalla crescita di endometrio, il tessuto che riveste la cavità uterina, anche al di fuori della sua sede naturale. Interessa il 10-20% delle donne in età riproduttiva e, anche se in alcuni casi è del tutto asintomatica, spesso comporta dolori anche molto intensi (dolori mestruali, durante i rapporti sessuali, dolori addominali cronici) e una condizione di affaticamento generale. Può inoltre comportare infertilità, tanto che si stima che il 30-40% delle donne infertili soffra di endometriosi.
In uno studio pubblicato sul Journal of Psychosomatic Obstetrics & Gynecology, Federica Facchin, psicologa dell'Università Cattolica di Milano, e i suoi colleghi sono andati a vedere che cosa cambia in termini di qualità della vita e di benessere psicologico tra donne "sane", donne con endometriosi asintomatica e donne con endometriosi con dolori cronici. Verificando dati alla mano che sono proprio queste ultime a pagare il prezzo peggiore.
"Tanto per cominciare c'è la compromissione delle attività quotidiane" spiega la psicologa. "Tutto diventa più difficile da gestire: stare in piedi, prendere mezzi di trasporto, eseguire faccende domestiche, prendersi cura dei figli e di sé stesse". L'indagine, inoltre, ha mostrato che queste donne presentano più spesso sintomi di disagio psicologico, con livelli più elevati di ansia o depressione non solo rispetto a chi non soffre della malattia, ma anche a chi soffre della forma asintomatica. "I dolori continui portano a uno stato di stress quotidiano, all'idea di essere in balìa della malattia, di non poterla controllare. O addirittura a identificarsi con la malattia stessa".
Senza contare che il disagio psicologico dell'endometriosi può avere anche altre componenti. C'è per esempio una sofferenza legata al fatto di non veder riconosciuto il proprio dolore. "A livello sociale, il dolore mestruale è considerato normale, per cui spesso le ragazze che soffrono di endometriosi ci mettono un po' a capire che i loro sintomi non sono affatto la norma" sottolinea la psicologa. "E anche i medici spesso sottovalutano i sintomi, tanto che possono volerci anni per una diagnosi". Poi, ovviamente, c'è la sofferenza psicologica legata alla minaccia di infertilità. "È una questione che tocca da vicino la femminilità: spesso le donne colpite si sentono inadeguate, anche se poi alcune riescono comunque ad avere una gravidanza".
Se il quadro può apparire sconfortante, il messaggio finale di Facchin e colleghi è comunque positivo. "Si può fare molto per superare la sofferenza legata all'endometriosi: quella fisica, ma anche quella psicologica. In questo senso, credo sia molto importante il sostegno di altre donne che vivono la stessa esperienza. Alcuni studi suggeriscono l’efficacia di strumenti come gli interventi di gruppo (organizzati anche dalle varie associazioni di pazienti presenti in Italia) o la mindfulness nella gestione di una malattia che rimane cronica".
Fonte http://www.nostrofiglio.it/concepimento/infertilita/endometriosi-impatto-malattia-qualita-della-vita
Nessun commento:
Posta un commento