Quest’ultimo potrebbe rivelarsi uno strumento davvero utile, al fine di effettuare tutti gli esami necessari in modo non invasivo. Nello specifico questo “radar” avrebbe la capacità di distinguere quali sono gli spermatozoi “buoni” e quali no, potendo inoltre diagnosticare le cause della sterilità. Sulla rivista Molecular Human Reproduction, i ricercatori dell’università britannica di Sheffield hanno parlato dettagliatamente di questo nuovo e interessante strumento. Il coautore Allan Pacey ha inoltre dichiarato:“Avere una tecnica capace di esaminare la struttura molecolare degli spermatozoi senza danneggiarli è molto interessante perché la maggior parte delle tecniche che oggi abbiamo a disposizione per analizzare le molecole presenti negli spermatozoi finiscono per distruggerli“.
In pratica, questa nuova invenzione è una buona notizia e si presenta come il principio di una lunga strada alla ricerca di valide terapie per l’infertilità maschile e, secondo gli autori della ricerca, potrebbe volerci un po’ di tempo, fatto di nuove soluzioni e scoperte lungo la strada. Pertanto, siamo tutti molto fiduciosi e restiamo in attesa di nuovi e interessanti aggiornamenti dai ricercatori dell’università di Sheffield e dai vari collaboratori e coautori della ricerca.
Fonte https://www.magazinet.it/il-radar-per-gli-spermatozoi-la-soluzione-contro-linfertilita/
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