Nel documentare l’aspetto della cavità uterina, l’isterosalpingografia può evidenziare la presenza di fibromi sottomucosi che alterano la cavità stessa. In caso di fibromi in prossimità degli angoli tubarici l’isterosalpingografia può evidenziare l’eventuale occlusione delle tube. È un esame a volte doloroso e non privo di complicazioni.
Durante l’esame la donna è stesa con i piedi posizionati come per eseguire una visita ginecologica. Uno speculum viene inserito in vagina per mantenere le pareti vaginali divaricate e consentire la visualizzazione delle cervice. La cervice viene detersa e potrebbe essere iniettato un anestetico locale; quando viene eseguita l’anestesia si può sentire una sorta di puntura o un lieve dolore. Viene poi posto sull’addome un apparecchio radiografico che consente allo specialista di verificare su un monitor il percorso del mezzo di contrasto all’interno del corpo; questo passa lentamente nell’utero e nelle tube di Falloppio attraverso il sottile catetere. Dura all’incirca 20 minuti e dopo l’esame non si è in grado di guidare. Per ridurre il fastidio si può prendere un antidolorifico.
Solitamente non si manifestano gravi problemi; nel caso in cui questi si presentassero, potrebbero comprendere una reazione allergica al mezzo di contrasto, una lesione dell’utero od un´infezione pelvica, nel qual caso occorre chiamare un medico se si hanno sintomi quali vomito, debolezza, severi dolori addominali o crampi, cospicuo sanguinamento vaginale, febbre o brividi.
Solitamente non viene eseguita se una donna è incinta, se ha una infezione pelvica, se è allergica al mezzo di contrasto utilizzato nella procedura o se presenta un consistente sanguinamento uterino.
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