Arriverà nel tardo autunno, tra ottobre e novembre e si stima colpirà dai 4 ai 5 milioni di italiani. Di questi, il 15-30% circa saranno bambini. Stiamo parlando dell'influenza 2015-1016 e il picco sarà tra dicembre e febbraio. Tra i vari ceppi che ci raggiungeranno, ci sarà anche quello del virus AH1N1, già presente nel 2009.
«La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie», spiega Alberto Villani responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù.
La vaccinazione è importante per prevenire ospedalizzazioni, complicanze e morte premature. «Tutti i genitori che hanno un figlio con una malattia cronica devono vaccinarlo proprio per evitare la possibilità che contragga l’influenza – raccomanda Villani – Si tratta di categorie a rischio per le quali una semplice influenza può diventare una malattia di particolare gravità. Per lo stesso motivo, sarebbe opportuno che anche i genitori di bambini affetti da patologie croniche e, più in generale, chiunque sia frequentemente a contatto con loro, si vaccinino».
I bimbi particolarmente a rischio sono quelli affetti da: asma grave e altre patologie respiratorie; diabete e altre malattie endocrine; malattie cardiovascolari; malattie renali croniche; malattie epatiche croniche; tumori; malattie metaboliche; malattie muscolari e neurologiche che colpiscono la funzione respiratoria; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; pazienti con immunocompromissione congenita o acquisita.
La vaccinazione per l'influenza andrebbe ripetuta ogni anno (i virus si modificano a ogni stagione), prima dell'arrivo della stazione influenzale. E la sua efficacia può variare, a seconda dei virus circolanti. Solitamente è disponibile dai primi di ottobre.
Quest’anno i ceppi saranno l’AH1N1 di origine californiana - già “incontrato” nel 2009 - l’AH3N2 di origine svizzera e il B Pukhet proveniente dall’Australia.
L'influenza nel bimbo sano, non deve preoccupare. L'importante è governare i sintomi (febbre, dolori, sintomi respiratori) e nel caso il decorso della malattia dovesse superare i consueti 4/6 giorni, chiedere un parere medico per evitare complicanze. I bimbi che necessitano di ricovero perché gravi e/o con complicanze, rappresentano comunque una minoranza.
Fonte http://www.nostrofiglio.it/neonato/vaccinazioni-ai-bambini/influenza-2015-2016-vaccinazione-importante-per-i-bambini-con-malattie-croniche
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