mercoledì 2 settembre 2020

Autismo, non c’è correlazione col vaccino contro la suina somministrato in gravidanza

Non c’è alcuna relazione tra autismo e il vaccino contro l’influenza suina somministrato durante la gravidanza.
Lo conferma uno studio condotto da un team di ricercatori svedesi del Karolinska Institutet di Stoccolma in collaborazione con l’Icahn School of Medicine at Mount Sinai e il Seaver Autism Center for Research and Treatment di New York.

Gli scienziati svedesi hanno confrontato le diagnosi di autismo tra i bambini di sette anni le cui madri erano suddivise in due gruppi. Quelle che si erano vaccinate in gravidanza per evitare di contrarre l’influenza suina e chi invece non l’aveva fatto.

Su circa 70.000 bambini, 39.700 mentre erano nel grembo materno erano stati esposti al vaccino H1N1.

Lo studio dei ricercatori svedesi ha mostrato che i tassi di autismo erano gli stessi in entrambi i gruppi: l’1% nel gruppo delle mamme vaccinate e l’1,1% nel gruppo non vaccinato.

I no-vax hanno spesso affermato che poteva esserci una relazione tra il vaccino H1N1 e l’autismo.

Autismo, non c'è correlazione col vaccino per la suina somministrato in gravidanzaGli scienziati a tutt’oggi non conoscono la causa dell’autismo ma hanno ripetutamente sottolineato che non è collegato ai vaccini e le prove continuano a dimostrarlo.

Le donne incinte che contraggono l’influenza rischiano delle malattie gravi e la nascita prematura dei neonati. 

Gli studi hanno dimostrato che si può assumere il vaccino antinfluenzale, durante qualsiasi periodo della gravidanza, in piena sicurezza.

Ma non solo, assicura l’immunità al bambino nei primi mesi di vita.

Anders Hviid, ricercatore senior dello Statens Serum Institut e dell’Università di Copenaghen, Danimarca, ha affermato che i risultati attuali non sono “sorprendenti”.

“Sappiamo che l’autismo ha una forte componente genetica e che nessuna scienza credibile supporta la convinzione che i vaccini somministrati in gravidanza (o durante l’infanzia) possano causare l’autismo.

“Ora più che mai, in vista del vaccino Covid-19 è indispensabile un approccio proattivo”.

Fonte: Daily Mail

Nessun commento:

Posta un commento