Le analisi biochimiche che possono essere fatte comprendono il dosaggio dell’ormone follicolo stimolante FSH, dell’Inibina b e dell’ormone antimulleriano AMH. Il metodo più frequentemente utilizzato oggi è proprio quest’ultimo: più è alto il valore dell’AMH, più ovociti sono presenti nelle ovaie.
Tramite tecniche ecografiche, invece, si può ricorrere alla conta dei follicoli antrali, altro esame che si consiglia solitamente, e che si effettua tra il terzo e il quinto giorno del ciclo. Più follicoli agli stadi iniziali vengono osservati, più è fertile la donna.
I valori dell’ormone antimulleriano considerati nella norma variano a seconda dell’età:
- tra i 13 ed i 45 anni, sono compresi tra 0,9 e 9,5 ng/ml;
- oltre i 45 anni, sono inferiori a 1,0 ng/ml.
Mentre, per quanto riguarda la conta dei follicoli, i valori standard prevedono la presenza di 5-7 follicoli con diametro di 2/8 mm per ovaio.
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