Le cause che possono portare all’infertilità sono diverse da coppia a coppia, ma molte di queste sono legate anche all’alimentazione e alla vita sedentaria che molti conducono.
In ogni caso ci sono coppie che, pur di raggiungere l’obiettivo di diventare genitori, si affidano ad altri percorsi come quello dell’adozione, ma anche quello della fecondazione assistita.
In un articolo precedente si è parlato di cosa sia la fecondazione assistita e quando la sua sperimentazione ha iniziato a svilupparsi.
Tuttavia sono arrivate delle grandi notizie dal dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica dell’Università di Bari.
Pare che le nuove ricerche affrontate nel campo della fecondazione in vitro abbiano dato degli ottimi risultati sia per gli interventi riguardanti la procreazione assistita sia per la tutela delle specie a rischio di estinzione.
I frutti del lavoro sono dovuti proprio alla stampa 3D che ha fornito degli ottimi risultati ai ricercatori che stanno lavorando a questa tecnica da diverso tempo.
Lo studio è stato portato avanti da Maria Elena Dell’Aquila del dipartimento di Bioscienze dell’Università di Bari e pubblicato sulla rivista Plos One.
Fonte https://www.universomamma.it/2020/09/28/fecondazione-vitro-stampa-3d/
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