Le possibilità di successo delle procedure di PMA sono influenzate da molte variabili; è necessario tuttavia fare una premessa, prima di parlare di risultati e fattori che li influenzano; la specie umana ha un rendimento riproduttivo molto basso (basta pensare che le probabilità di ottenere in un mese una gravidanza, il concetto di “fecondabilità mensile”, quando tutti i fattori sono ottimali è di circa il 20%).
Si può affermare che, nonostante gli sforzi effettuati nel campo della ricerca della medicina riproduttiva, in generale le percentuali di successo in termini di bimbo in braccio (gravidanza evolutiva con nato vivo) non superano il 40%; siamo di fronte pertanto a procedure a rendimento medio-basso, se comparate ad altre procedure medico-chirurgiche.I principali fattori che influenzano i risultati sono i seguenti: età della donna (fattore più importante), anni di infertilità (un’infertilità superiore ai 3 anni si considera di lunga durata e pertanto a peggiore prognosi), parametri seminali, ambiente uterino (presenza di miomi, polipi, endometrite, ecc.), peso della paziente, numero di trattamenti previ falliti (a maggior numero si associa una peggiore prognosi).
A parte vanno evidentemente considerate le statistiche del centro specifico a cui ci si affida (perizia del ginecologo, esperienza del biologo, tecnologie impiegate, condizioni di laboratorio).
Per le tecniche di I livello (IUI) le percentuali nazionali di gravidanza evolutiva tenendo conto di tutte le età per il 2017 è stata del 10,3%.
Per le tecniche di II livello (FIVET e ICSI) omologhe, ossia senza prendere in considerazione la donazione di gameti (ovuli o spermatozoi donati), le percentuali nazionali di gravidanza evolutiva tenendo conto di tutte le età su cicli a fresco per il 2017 è stata del 17,6%; tuttavia con il diffondersi della vitrificazione di tutti gli embrioni (freeze-all) come misura di prevenzione della sindrome di iperstimolazione ovarica il migliore marcatore per valutare il rendimento delle tecniche di PMA è la percentuale cumulativa di gravidanza per coppia trattata (percentuale gravidanza che deriva dal ciclo a fresco + trasferimento di eventuali embrioni congelati) che risulta essere del 27,5%.
Nel caso includessimo anche la donazione dei gameti la percentuale cumulativa di gravidanza per coppia ascende al 37,9%.
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