lunedì 17 dicembre 2018

OMEOPATIA, LE FAQ DELLE MAMME

omeopatia maternità       Secondo il Rapporto Italia Eurispes, che “indaga” sulla salute degli italiani, il 14,5% della popolazione si affida alle medicine non convenzionali, in primis all’omeopatia, preferita dal 70,6% delle persone intervistate.
       Nonostante la sempre maggiore diffusione dei medicinali omeopatici, permangono ancora molte incertezze sull’argomento, complice anche un’informazione non sempre corretta a riguardo.
       Il tema è di particolare interesse per le donne in gravidanza mentre “già mamme” si chiedono se i medicinali omeopatici possono essere somministrati anche ai bambini piccoli e con quale modalità.
Un dubbio comune riguarda poi la loro affidabilità.

       Per rispondere ai tanti quesiti in merito, abbiamo chiesto al dott. Alessandro Targhetta, medico omeopata, di rispondere ad alcune delle domande ricorrenti di mamme e gestanti.

Ma i medicinali omeopatici sono sicuri?
       L’affidabilità dei prodotti omeopatici è data dal fatto che, per la loro deconcentrazione, non presentano tossicità chimica, controindicazioni, interazioni farmacologiche ed effetti indesiderati legati alla quantità del prodotto assorbito.
       Ad ogni modo, è sempre consigliabile rivolgersi al medico o al farmacista esperti in omeopatia per avere informazioni sulle indicazioni terapeutiche e sulla corretta posologia; nel nostro Paese tali informazioni non possono infatti essere indicate, né sulla confezione, né all’interno di un foglietto illustrativo.

       Perché all’interno delle confezioni dei medicinali omeopatici non si trova il “bugiardino” con le indicazioni terapeutiche?
       In Italia le confezioni dei prodotti omeopatici non presentano le indicazioni terapeutiche, che possono essere comunicate soltanto a medici e farmacisti; una legge, il D.Lgs. 219/2006, ne vieta infatti la comunicazione al pubblico.
       Questo aspetto riguarda in particolar modo i medicinali omeopatici specialità (medicinali con precisi campi d’applicazione composti da un singolo medicinale omeopatico o da associazioni di medicinali omeopatici differenti, prodotti specificatamente dalle aziende produttrici con un marchio proprio).
       Il problema non si pone invece per i medicinali omeopatici a nome comune (contraddistinti da un nome latino, disponibili a diverse diluizioni omeopatiche) che invece non hanno il foglietto illustrativo perché la posologia e l’indicazione terapeutica variano a seconda della patologia per la quale vengono prescritti.

Posso curare il mio bambino con i medicinali omeopatici?
       Secondo la mia esperienza e quella di molti pediatri, i bambini sono i soggetti che meglio rispondono alla terapia omeopatica: il loro sistema immunitario è infatti particolarmente ricettivo e meno provato da tutto ciò che invece mina l’organismo dell’adulto.
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       Inoltre, grazie ai benefici terapeutici associati alla ridotta incidenza di effetti collaterali e alla facilità di somministrazione, i medicinali omeopatici vengono sovente prescritti, in prima scelta, dai medici esperti in omeopatia.

In quali casi posso ricorrere ai prodotti omeopatici per curare il mio bambino?
       I campi d’azione dell’omeopatia sono davvero numerosi.
       In particolare i medicinali omeopatici curano in maniera efficace e rapida, patologie quali le infezioni ORL (raffreddori, faringiti, tonsilliti, otiti, laringiti, ecc.), le patologie influenzali e le allergie stagionali (riniti e congiuntiviti allergiche).
       Inoltre i medicinali omeopatici ci permettono di fare anche la prevenzione di queste malattie.
I medicinali omeopatici, inoltre, possono essere utilizzati in sicurezza anche nei bambini che manifestano stati ansiosi ed emotivi come irritabilità, nervosismo e disturbi del sonno correlati.
       I prodotti omeopatici sono poi sovente utilizzati in età pediatrica per curare i piccoli traumi quotidiani (cadute, ecc.).

Come faccio a somministrare un medicinale omeopatico al mio bambino?
       Generalmente i granuli e i globuli omeopatici (le principali forme farmaceutiche di questa tipologia di medicinali) vanno versati in bocca e lasciati sciogliere sotto la lingua.
       Per le mamme alle prese con bambini molto piccoli, è importante sapere che granuli e globuli possono essere sciolti in un po’ d’acqua (preferibilmente oligominerale), in un bicchiere o anche in un biberon, senza però riscaldare il contenuto e ricordandosi di cambiare la preparazione ogni giorno.

I medicinali omeopatici possono essere usati anche in gravidanza?
       I medicinali omeopatici rappresentano un valido aiuto anche durante la gravidanza.
       Le future mamme a volte si domandano se l’impiego di tale terapia non sia pericoloso: in realtà i medicinali omeopatici non presentano tossicità chimica, controindicazioni, interazioni con altri medicinali o effetti indesiderati legati alla quantità di medicinale ingerita.
       Queste condizioni permettono di ricorrere all’omeopatia anche durante un periodo così delicato e importante, senza rischi noti per la mamma o per il bimbo.

L’omeopatia può aiutare durante il travaglio di parto?
       I medicinali omeopatici rappresentano un valido aiuto nella fase del pre-parto: favoriscono infatti un travaglio con contrazioni più efficaci e meno dolorose, con conseguente meno stress sia per la mamma che per il bambino.
       L’importante è parlarne con il ginecologo o direttamente con un medico esperto in omeopatia.

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