Il parto è doloroso? Colpa dell’evoluzione
La questione sul dolore del parto ha iniziato a incuriosire il mondo della scienza già dalla seconda metà del XX secolo. Complici le teorie darwiniane, molti studiosi tentarono di fornire una spiegazione a questo “dilemma ostetrico” partendo dai primi protagonisti delle teorie evolutive, gli ominidi.
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Il raggiungimento della posizione eretta ha avuto delle conseguenze dirette sul restringimento della struttura pelvica, modificando anche l’anatomia del canale del parto. Nella maggior parte dei primati, infatti, il canale deputato a passaggio del feto aveva un andamento dritto, mentre negli ominidi iniziò a distorcersi.
Nel corso dei millenni sono poi subentrate altre modificazioni corporee: i nostri progenitori sono diventati più alti, le loro braccia più lunghe e la loro scatola cranica più grande. Quindi, il passaggio attraverso il canale del parto diventò meno agevole per il bambino non solo a causa di un condotto più tortuoso ma anche per via di una testa di dimensioni maggiori rispetto al passato.
Il parto è doloroso perché richiede troppa energia
In tempi recenti. invece. la dottoressa Holly Dunsworth propose un’altra interessante teoria sui dolori del parto.
Secondo l’antropologa, la spiegazione a questo problema è da attribuirsi a un esaurimento energetico: pertanto, la mancanza di forze è il risultato di nove lunghi mesi in cui l’organismo della donna si è trovato a dover sostenere anche quello del nascituro.
In tal modo, a fine gravidanza, questo calo d’energia spingerebbe la partoriente ad avvertire in modo più acuto il dolore che potrebbe diventare insopportabile.
Fonte https://www.mamme.it/parto-doloroso-la-scienza-spiega-perche/?fbclid=IwAR0N3cLQ5C2yUsJjDgWBquWtvVnJTe5whwAfieBlVz1NjhOIj889y4kLnM4
La questione sul dolore del parto ha iniziato a incuriosire il mondo della scienza già dalla seconda metà del XX secolo. Complici le teorie darwiniane, molti studiosi tentarono di fornire una spiegazione a questo “dilemma ostetrico” partendo dai primi protagonisti delle teorie evolutive, gli ominidi.
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Il raggiungimento della posizione eretta ha avuto delle conseguenze dirette sul restringimento della struttura pelvica, modificando anche l’anatomia del canale del parto. Nella maggior parte dei primati, infatti, il canale deputato a passaggio del feto aveva un andamento dritto, mentre negli ominidi iniziò a distorcersi.
Nel corso dei millenni sono poi subentrate altre modificazioni corporee: i nostri progenitori sono diventati più alti, le loro braccia più lunghe e la loro scatola cranica più grande. Quindi, il passaggio attraverso il canale del parto diventò meno agevole per il bambino non solo a causa di un condotto più tortuoso ma anche per via di una testa di dimensioni maggiori rispetto al passato.
Il parto è doloroso perché richiede troppa energia
In tempi recenti. invece. la dottoressa Holly Dunsworth propose un’altra interessante teoria sui dolori del parto.
Secondo l’antropologa, la spiegazione a questo problema è da attribuirsi a un esaurimento energetico: pertanto, la mancanza di forze è il risultato di nove lunghi mesi in cui l’organismo della donna si è trovato a dover sostenere anche quello del nascituro.
In tal modo, a fine gravidanza, questo calo d’energia spingerebbe la partoriente ad avvertire in modo più acuto il dolore che potrebbe diventare insopportabile.
Fonte https://www.mamme.it/parto-doloroso-la-scienza-spiega-perche/?fbclid=IwAR0N3cLQ5C2yUsJjDgWBquWtvVnJTe5whwAfieBlVz1NjhOIj889y4kLnM4
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