
Per iniziare si può considerare quanto tempo prima si vuole conoscere lo stato di salute del bebè. Il test del DNA fetale è uno degli esami di screening che può essere svolto per primo, già a partire dalla 10a settimana di gestazione. Seguono poi Bi test e translucenza nucale (esami svolti in combinazione) tra l'11a e la 13a settimana, e il Tri test tra la 15a e la 17a settimana.
Un altro aspetto da valutare nella scelta del test prenatale è la percentuale di affidabilità, basato sul tasso di alterazioni rilevate e il tasso di falsi positivi (esiti che rivelano la presenza di un'anomalia che, però, in realtà non c'è). Bi test e translucenza nucale sono attendibili all'85% circa nell'individuazione della Trisomia 21 e restituisce falsi positivi nel 5% dei casi. Il Tri test è affidabile al 60% circa e rende falsi positivi nell'8% dei casi. Il test del DNA fetale ha un’affidabilità del 99,9% e il tasso di falsi positivi che restituisce è inferiore allo 0,3% dei casi.
I test sopraelencati sono di "screening" e permettono di conoscere le probabilità di rischio anomalie fetali. Qualora ci fosse un esito positivo o ambiguo sarà necessario eseguire un test diagnostico prenatale invasivo. Questo va considerato nella scelta del test di screening prenatale cui sottoporsi, così da avere esiti attendibili e ridurre il rischio di dover fare un test invasivo.
Fonti:
1. Medicina dell'età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche - Di Antonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut
2. Poster Illumina ISPD_2014 Rev A
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