giovedì 2 novembre 2017

Diario della gravidanza: un ricordo che sarà tuo per sempre

Diario della gravidanza: un ricordo che sarà tuo per semprePer rallentare un po’ il ritmo
       Oggi sembra che tutto debba essere vissuto in fretta, anche il periodo della gravidanza. Ma la maternità è, ogni volta, un’esperienza unica e irripetibile. Scrivere, annotare i mutamenti d’animo, ma anche i cambiamenti fisici, come le nausee e i risvegli notturni, dando la stessa importanza a mente e corpo offre la possibilità di fermarsi un attimo, di rallentare e di riflettere. Per focalizzare meglio ciò che sta accadendo, capirlo un po’ di più e affrontarlo con maggiore consapevolezza e attenzione.

Per elaborare pensieri e sensazioni
       Sono molte le emozioni vissute, forti, intense, a volte ambivalenti. Accanto alla gioia e alla trepidazione per l’arrivo del bebè si prova ansia per il parto, per le nuove responsabilità che ci attendono, per la vita destinata a cambiare. Tutti questi stati d’animo, anche quelli in apparenza “negativo”’, sono del tutto normali e fanno parte dell’esperienza della gravidanza. Per questo non vanno temuti ma capiti per affrontarli in modo più sereno. In questo senso la scrittura può avere anche un valore “terapeutico”.
       Scrivere consente infatti di ritornare sui propri pensieri, di soffermarsi più a lungo su ciò che si prova, di riuscire a capire meglio le proprie emozioni. Permettendo di ritrovare la forza dei pensieri positivi.

Per non dimenticare quei momenti
       Fermate sulla carta, le emozioni riacquistano il loro vero significato. Durante i nove mesi dell’attesa, tenere un diario può essere un ottimo sistema per “fissare” per sempre, nella mente e nel cuore, un evento straordinario. Lasciando spazio alla sensibilità e, perché no, alla nostra fantasia. Sognare a occhi aperti, immaginare il futuro che ci aspetta non è affatto una cosa negativa. Anzi, aiuta a staccarci, giorno dopo giorno, dal bimbo “immaginato” per avvicinarci sempre di più a quello reale ed essere pronte ad accoglierlo nel modo migliore.
       Ed è anche pensando a lui che si può scrivere il diario. Per rileggerlo insieme quando sarà grande e fargli capire, tra quelle pagine dense di emozioni, quanto fosse desiderato e amato ancora prima di nascere.

Per condividere e comunicare
       Un diario si scrive innanzitutto per se stesse, è qualcosa di intimo e personale. Spetta solo a noi, poi, decidere se quei pensieri devono rimanere solo nostri o se possono essere condivisi con qualcuno. Con l’ostetrica che ci sta seguendo durante il corso di preparazione al parto, per esempio, per cercare di risolvere, con il suo aiuto, i dubbi e le domande cui da sole non sappiamo dare risposta. Con un’amica in attesa, per confrontarsi e accorgersi di quanto ansie e preoccupazioni siano comuni a tutte e, proprio per questo, più facili da “esorcizzare”. Con il partner, per aiutarlo a capire meglio ciò che stiamo vivendo, le emozioni e le sensazioni che proviamo, i cambiamenti che affrontiamo. Così, per lui potrà essere più facile starci vicino e sostenerci. E sentirsi sempre più partecipe di un’attesa tanto straordinaria come quella di un figlio.

Fonte http://www.dolceattesa.com/gravidanza/diario-della-gravidanza_benessere_psicologia/

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