Una tra le cause di maggiore urgenza per cui si interviene durante il parto è la sofferenza fetale. In sé la parola può indicare diverse casistiche e diverse gravità ma possiamo dire che venga così definito uno stato in cui il battito cardiaco del bambino rimane sotto la norma (che a termine di gravidanza si aggira tra i 120 e i 160 battiti al minuto) per un periodo di tempo prolungato.
La sofferenza fetale causata da malformazioni o patologie cerebrali può manifestarsi in qualsiasi momento della gravidanza, tipicamente però sia quella acuta (improvvisa) sia quella di origine patologica si presentano durante il travaglio di parto. Una volta arrivate in ospedale per il parto via appoggeranno due sonde ad ultrasuoni (come quelle per le ecografie esterne) sulla pancia, una misura l'entità delle contrazione l'altra il battito cardiaco del bambino. Il macchinario a cui sono collegate queste sonde, detto cardiotocografo, registrerà i dati su un tracciato e tramite l'interpretazione di questo gli operatori sapranno come sta il vostro bambino.
Non sempre durante il travaglio è necessario restare collegati al cardiotocografo quindi se non fosse necessario ogni 15-20minuti l'ostetrica si preoccupera' di controllare il battito cardiaco del vostro bambino con una sonda portatile ad ultrasuoni, in modo da avere sempre sotto controllo la situazione.
Per ciò che riguarda la correlazione tra sofferenza fetale e sviluppo dell'autismo in questo momento non esistono sufficienti prove scientifiche a riguardo, soprattutto perché non conosciamo ancora quale sia la causa scatenante dell'autismo stesso. Ci terrei però a rassicurarvi in merito al fatto che i casi in cui si sono presentate conseguenze importanti alla sofferenza fetale acuta sono limitati a periodi di mancanza d'ossigeno veramente prolungata. Tenendo conto che nella maggior parte degli ospedali italiani dalla decisione di fare un cesareo d'urgenza alla nascita del bambino passano dai 7 ai 10 minuti, possiamo cosiderare questo tempo come sicuro perché non vi siano conseguenze a lungo termine.
Fonte http://www.pianetamamma.it/parto/partorire-parto/sofferenza-fetale.html
Quali possono essere le cause di questa sofferenza fetale?
Dicevo che può rappresentare diverse casistiche perché associato sia a patologie o malformazioni cerebrali del bambino (già conosciute quindi con le ecografie) sia ad eventi improvvisi durante il travaglio di parto. Nello specifico ciò che causa un'improvvisa sofferenza del bambino è la mancanza di ossigeno e quindi tutte le condizioni che provocano una riduzione del flusso di sangue al cervello del bambino possono portare ad essa. Per citarne alcune tra le più comuni:- ipertonia uterina (contrazioni molto intense e molto prolungate del muscolo uterino che provocano la riduzione del passaggio di sangue attraverso la placenta)
- cordone ombelicale con dei nodi o attorcigliato intorno al collo del bambino.
La sofferenza fetale causata da malformazioni o patologie cerebrali può manifestarsi in qualsiasi momento della gravidanza, tipicamente però sia quella acuta (improvvisa) sia quella di origine patologica si presentano durante il travaglio di parto. Una volta arrivate in ospedale per il parto via appoggeranno due sonde ad ultrasuoni (come quelle per le ecografie esterne) sulla pancia, una misura l'entità delle contrazione l'altra il battito cardiaco del bambino. Il macchinario a cui sono collegate queste sonde, detto cardiotocografo, registrerà i dati su un tracciato e tramite l'interpretazione di questo gli operatori sapranno come sta il vostro bambino.
Non sempre durante il travaglio è necessario restare collegati al cardiotocografo quindi se non fosse necessario ogni 15-20minuti l'ostetrica si preoccupera' di controllare il battito cardiaco del vostro bambino con una sonda portatile ad ultrasuoni, in modo da avere sempre sotto controllo la situazione.
Cosa accade se si riscontra una sofferenza fetale?
Molto probabilmente in quei momenti vi verrà spiegato poco, cioè il medico una volta valutato il tracciato e stabilito che il battito cardiaco non va bene, decide di intervenire con un taglio cesareo d'urgenza. La frase tipica che viene detta alle mamme somiglia molto a:"Signora dobbiamo intervenire con un taglio cesareo perché il bambino non sta bene". Potete provare a chiedere, voi o chi vi accompagna, qualche spiegazione in merito ma il mio consiglio è di attendere dopo l'intervento. In quel caso saranno molto più disponibili a rispondere alle vostre domande e spiegarvi con calma ogni cosa vogliate sapere in merito alle ragioni di intervento.Quali sono le conseguenze a lungo termine di una sofferenza fetale?
Bisogna distinguere nuovamente i due casi. Se il bambino è affetto dalla patologia cerebrale bisognerà valutare le conseguenze di quella patologia. Cioe' in questo caso non è tanto la sofferenza fetale a causare conseguenze ma la patologia in sé. Se invece parliamo di sofferenza fetale acuta, possono esserci o non esserci conseguenze. Sicuramente più la mancanza di ossigeno è stata prolungata più è probabile che si sviluppi un malfunzionamento di una parte del cervello con possibili ritardi mentali o ritardo di sviluppo cognitivo e motorio. In questo caso va comunque programmato un follow-up, una serie di visite con la sezione di neuropsichiatria infantile perché vi seguano nel percorso della crescita del vostro bambino e possano valutare gli eventuali danni subiti con le relative terapie.Per ciò che riguarda la correlazione tra sofferenza fetale e sviluppo dell'autismo in questo momento non esistono sufficienti prove scientifiche a riguardo, soprattutto perché non conosciamo ancora quale sia la causa scatenante dell'autismo stesso. Ci terrei però a rassicurarvi in merito al fatto che i casi in cui si sono presentate conseguenze importanti alla sofferenza fetale acuta sono limitati a periodi di mancanza d'ossigeno veramente prolungata. Tenendo conto che nella maggior parte degli ospedali italiani dalla decisione di fare un cesareo d'urgenza alla nascita del bambino passano dai 7 ai 10 minuti, possiamo cosiderare questo tempo come sicuro perché non vi siano conseguenze a lungo termine.
Fonte http://www.pianetamamma.it/parto/partorire-parto/sofferenza-fetale.html
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