giovedì 26 novembre 2015

Fecondazione eterologa, l’Italia ha violato per tre mesi l’anonimato dei donatori

     Per circa tre mesi l’Italia ha violato l’anonimato dei donatori di gameti, cioè dei donatori di seme e ovuli da utilizzare nelle procedure per la fecondazione eterologa. E’ l’accusa pesante lanciata dall’Associazione Luca Coscioni e successivamente accertata dal Garante per la protezione dei dati personali. Da aprile a fine giugno di quest’anno i dati dei donatori - nome, professione, codice fiscale, stato civile, residenza - hanno viaggiato via fax verso il Centro nazionale trapianti (Cnt) senza alcuna protezione. Un fatto «gravissimo» che ha spinto l’associazione Coscioni a chiedere al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, le dimissioni del direttore del Cnt, Nanni Costa.  

     «Lo scorso aprile il Cnt ha chiesto a Regioni e Centri di mandare tramite fax dei dati in chiaro dei donatori e quelli della circonferenza cranica e malformazioni dei nati da eterologa», riferisce il segretario dell’associazione Coscioni, Filomena Gallo. «Questo nonostante la Legge 40 sulla procreazione assistita – continua - preveda che i donatori siano anonimi ed i loro dati criptati e che lo stesso garante nel 2005 abbia stabilito che non possono essere creati registri speciali dei nati». 

     La violazione è stata ora rilevata dal Garante, che sta valutando sanzioni, anche se, ha precisato, da luglio il Cnt ha modificato la procedura di raccolta dati prevedendo un algoritmo di cifrature per la tracciabilità.  

     Tuttavia, per l’associazione il danno è ormai ci sarebbe stato. «Il fatto che oggi tale violazione non si ripeterà non serve a cancellare quella avvenuta in precedenza», sottolinea Gallo. In quei tre mesi, infatti, i dati dei donatori sono stati esposti. «Quegli elenchi hanno di fatto una potenzialità di uso criminale anche per i prossimi anni, gettando in una situazione di pericolo donatori e coppie», denuncia Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Coscioni.      Si tratta di un episodio «estremamente grave perché è in contrasto con ogni normativa attualmente in vigore e non ha alcuna giustificazione né di tipo medico, né scientifico», commenta la Società italiana ospedaliera di sterilità ed embriologia (Siose).  

     Protestano anche le associazioni l’Altra Cicogna Onlus, Cerco un bimbo, Hera, Amica Cicogna, che chiedono una «sanzione esemplare». Al momento, non si conosce l’entità dei dati trasmessi o il numero dei donatori interessati ma, l’associazione Coscioni agirà «per una richiesta di risarcimento danni».  

     Secondo Gallo, «si chiude il cerchio delle azioni messe in campo dal ministero per impedire la tecnica dell’eterologa, con il ministro Lorenzin che sta violando i diritti di quella parte di cittadini che chiedono accesso alla tecnica».  

     Per l’associazione Coscioni, l’accaduto dimostrerebbe quanto ancora il nostro paese debba fare sull’eterologa. «Ricordiamo - spiega Gallo - che fino al 
2014 sono state 4.000 ogni anno le coppie italiane che sono andate all’estero per la fecondazione eterologa. Oggi avremmo voluto parlare dei progressi fatti in questo campo nel nostro Paese. Invece parliamo di nuove violazioni. 
     Ricordiamo alla Lorenzin che è il ministro di tutti i cittadini, sia di quelli favorevoli che di quelli contrari a queste tecniche. E che in questo momento si stanno violando i diritti di una parte di loro».  

     La denuncia dell’accaduto è stata anche l’occasione, per l’associazione Coscioni, di intervenire anche su un altro punto spinoso: la consulenza genetica obbligatoria scritta per i donatori di gameti, proposta dal ministero della Salute. Secondo l’associazione, questa proposta, non accogliendo alcuno degli emendamenti contrari pervenuti dal tavolo tecnico e dalla Regione Toscana, bloccherebbe di fatto l’esecuzione dell’eterologa. Questo perché, secondo l’avvocato Gianni Baldini, «la figura del genetista medico è scarsamente presente, ci sarebbe un aggravio di spesa di oltre 2mila euro e si avrebbe anche un conseguente blocco dell’importazione di gameti dalle banche estere». 

Fonte http://www.lastampa.it/2015/11/19/scienza/benessere/fecondazione-eterologa-litalia-ha-violato-per-tre-mesi-lanonimato-dei-donatori-OUCCOyavRAFQhMb7rye07I/pagina.html

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