Definizione
E' una malattia che si trasmette attraverso i rapporti sessuali e dalla madre al figlio durante la vita intrauterina.
L'agente infettivo è un bacillo del genere Spirocheta dal nome di Treponema pallidum, facilmente distrutto dall'essicazione e dai normali disinfettanti.
La malattia inizialmente si esprime attraverso un'ulcera indolente (non dolorosa) a cui si accompagna un significativo gonfiore linfonodale (es. piccola ulcera sulla vulva, ghiandole dell'inguine molto gonfie).

Alla guarigione di questo secondo evento seguiranno, a distanza di mesi o di anni, ulteriori lesioni più importanti. In gravidanza il Treponema attraversa la placenta e contagia il feto il quale nasce malato e con alcune deformità.
Per fortuna è possibile curare la madre con la penicillina: questo antibiotico attraversa la placenta e cura anche il feto.
Da sempre i medici che curano la sifilide, oltre agli specialisti in malattie infettive, sono i dermatologi.
Non esitate a rivolgervi a un servizio di dermatologia (a Roma all'IFO - Istituto Fisioterapico Ospedaliero) se avete la reazione di Wasserman, la VDRL o il TPHA positivi.
Ricordate però che alcune condizioni possono alterare queste analisi e potreste essere positive senza che ciò abbia nulla a che vedere con la sifilide.
Nel primo gruppo di analisi previsto in gravidanza vi sono la VDRL e il TPHA, la reazione di Wasserman viene considerata superata.
Rammentate che la sifilide è una delle malattie a trasmissione sessuale. Se avete rapporti non protetti con partner nuovi durante la gravidanza, non esitate a ripetere gli esami per le malattie sessualmente trasmissibili, se potete ricordatevi di usare il profilattico.
Se pensate che il vostro partner non sia fedele e non usi precauzioni non esitate a chiedergli di controllarsi e, se può, di proteggersi.
Fonte http://www.vitadidonna.it/gravidanza/malattie-infettive/la-sifilide-in-gravidanza-cosa-e-come-si-cura.html
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