mercoledì 7 ottobre 2015

Gli esami finali

         
Il più importante è la cardiotocografia (comunemente detto monitoraggio).

         La mamma viene fatta stendere sul lettino e sulla pancia vengono applicati due rilevatori collegati al monitor fetale: il sistema registra la frequenza del battito cardiaco del bambino al minuto e rileva anche l’eventuale presenza dicontrazioni uterine.

         Il numero di pulsazioni cardiache del feto deve aggirarsi tra i 120 e i 160 battiti al minuto ed è importante che durante l’esame il bambino sia sveglio e si muova.

         Solo così il monitor riuscirà a registrare la frequenza cardiaca giusta, quando il piccolo dorme o è in una fase di sofferenza fetale, infatti, il battito cardiaco è stabile e costante. Per questo l’esame può durare anche 40 minuti in attesa che il bambino si svegli. 

         Al termine dell’esame l’ostetrica o il medico leggeranno il risultato dell’esame che verrà stampato su un foglio simile a quello di un elettrocardiogramma.

         Accanto alla cardiotocografia se lo ritiene opportuno il medico può effettuare una ecografia di controllo per valutare lo stato di salute del feto e la sua posizione.

         Una ecografia in questo periodo, inoltre, permette di capire se la quantità di liquido amniotico è ancora nella norma e se la qualità della placenta è ancora buona; quando la data presunta del parto è scaduta, infatti, aumentano le possibilità che la placenta invecchi e non riesca più a svolgere le sue funzioni.

         Quando la gravidanza si protrae oltre la data presunta del parto, il medico può decidere di effettuare una amnioscopia: un esame che permette, attraverso un fascio di luce proiettato nell’utero con l’ausilio di un piccolo strumento inserito nella vagina, di valutare la presenza e il colore del liquido amniotico: se il liquido è di colore scuro vuol dire che il feto è in sofferenza e che è il caso di indurre il travaglio.

         Dal momento che l’amnioscopia può di per se accelerare la partenza del travaglio viene praticata raramente.

Fonte http://www.paginemamma.it/it/574/parto-e-nascita/ultimi-momenti-di-attesa/detail_138038_gli-esami-finali.aspx?c1=39&c3=8468

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