mercoledì 1 luglio 2020

Sole e gravidanza, nel primo trimestre occorre massima prudenza

      Chi l’ha detto che le donne in gravidanza non possono esporsi al sole? Tutto è possibile con qualche accortezza, come spiega Daniela Galliano, ginecologa ed esperta in medicina della riproduzione, Direttrice di IVI Roma. La vitamina D, infatti, è preziosa per l’organismo e per il sano sviluppo del feto ma è anche vero che in gravidanza la pelle in gravidanza diventa più sensibile.

      “Al di là di quello che si potrebbe pensare” spiega la dottoressa Daniela Galliano, ginecologa ed esperta in medicina della riproduzione, Direttrice di IVI Roma “il periodo in cui è necessaria maggiore prudenza nell’esposizione al sole è il primo trimestre di gravidanza. Infatti, sono proprio i primi tre mesi in cui un’insolazione, un eccessivo affaticamento o la disidratazione potrebbero compromettere lo sviluppo del feto. Nel secondo trimestre è bene mantenere alta la prudenza, anche per evitare l’insorgere di macchie solari e di rendere permanente, dopo il parto, quella linea scura, che va creandosi sull’addome. Il terzo trimestre è il più tranquillo per prendere il sole ma richiede altri accorgimenti. La crescita del pancione, infatti, potrebbe causare un po’ di appesantimento alle gambe, ma nessun problema perché basta fare qualche bagno in più e qualche passeggiata in acqua per dare sollievo al sistema circolatorio e linfatico.”

      “Per evitare la comparsa di cloasmi, ovvero di macchie solari su corpo e viso, è bene utilizzare creme solari ad alta protezione ed evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde”, continua Daniela Galliano. “In generale, le donne in gravidanza devono affrontare il caldo con cautela, dal momento che le variazioni ormonali cui sono soggette comportano una dilatazione dei vasi sanguigni, che causa un aumento della sudorazione e della percezione del calore. Evitare le ore più calde e concedersi momenti all’ombra, sono piccoli accorgimenti che permettono di scongiurare quei fastidiosi problemi di salute legati al caldo come crampi, edemi o svenimenti, durante tutta la gravidanza.” “A tal proposito – continua la dottoressa Galliano – è fondamentale mantenere il corpo idratato per ripristinare i sali minerali e i liquidi persi con la sudorazione, non solo bevendo più due litri d’acqua al giorno, ma anche ponendo un’attenzione particolare all’alimentazione.  Oltre ad evitare gli alimenti sconsigliati come pesce crudo, frutti di mare, carne e uova poco cotti, è consigliabile privilegiare i cibi ricchi di acqua e vitamine come frutta e verdure, sempre sbucciate e ben lavate.”

       “Per quanto riguarda il sole sul pancione – conclude la dottoressa Galliano – soprattutto nei primi sei mesi è bene cercare di evitarlo scegliendo costumi interi e utilizzando parei e teli. Infatti, anche se una delle funzioni del liquido amniotico è quella di mantenere costante la temperatura interna, è meglio evitare il sole diretto sulla pancia e il surriscaldamento del corpo, che potrebbero provocare stress inutili al feto.”

Fonte https://ilsalvagente.it/2020/06/28/sole-e-gravidanza-nel-primo-trimestre-occorre-massima-prudenza/

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