giovedì 2 luglio 2020

Si può mangiare il gelato in gravidanza?

       Cerchiamo soddisfare subito la curiosità rispondendo alla domanda principale: ma il gelato in gravidanza si può mangiare? La risposta è sì, ma con moderazione. Bisogna consumarne piccole quantità ed in modo saltuario, per non superare la quota calorica giornaliera consigliata per la gravidanza e non incorrere in un eccessivo aumento di peso, con tutti i rischi ostetrici che ne derivano.
       Il gelato in gravidanza può diventare un ottimo spuntino pomeridiano oppure come coccola di fine pasto, in ogni caso per sconfiggere la calura estiva e trovare un po' di refrigerio. Il consiglio che ti diamo è di sceglierne un gusto alla crema, in modo che contenga le proteine e i lipidi del latte.

Gelato artigianale o industriale: quale preferire?
       Quello da preferire è ovviamente il gelato artigianale soprattutto quando la lista degli ingredienti è ben chiara e concisa, oltre che priva di additivi ed addensanti.
       Esistono poi, alcuni tipi di additivi naturali, innocui e che quindi non devono preoccuparci, come farina di semi di carrube, agar, inulina, alginato di sodio. Alcune di queste sostanze hanno anche un ruolo salutistico: l’inulina favorisce infatti lo sviluppo di una flora intestinale di lattobacilli (prebiotico), mentre l’alginato di sodio è utilizzato in numerose preparazioni farmaceutiche come gel anti-reflusso, un problema comune soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. Il motivo per cui ti sconsigliamo la scelta dei gelati industriali, risiede nel fatto che spesso contengono oli vegetali idrogenati e non, come i mono e digliceridi degli acidi grassi, e altre sostanze che sarebbe meglio evitare soprattutto quando una donna è in stato interessante.

Le differenze con il sorbetto
       Come anticipato in apertura di questo articolo, i gelati non sono tutti uguali. In molti credono che i gusti alla frutta siano più leggeri e quindi indicati per la gravidanza, ma in realtà dal punto di vista nutrizionale, meglio preferire altri gusti che contengano le proteine del latte. E il sorbetto come si pone in questa classifica per eleggere il miglior gelato da gustare in gravidanza? Vediamo le differenze.

       Il sorbetto ha una base di acqua, a cui si aggiungono zuccheri e addensanti. La percentuale di zuccheri può arrivare al 30%. A differenza del gelato, reso cremoso dalla presenza di latte e panna, nel sorbetto vanno sempre aggiunti addensanti e fibre per raggiungere una buona consistenza.
       Il gelato vero e proprio ha una base di latte ed eventualmente panna, ed in alcuni casi può esserci aggiunta di tuorlo d’uovo, che contiene la lecitina ed ha una funzione emulsionante. Nel gelato la percentuale di zuccheri è intorno al 20%, le proteine 15%, i lipidi 10%.
       E' palese che entrambi abbiano una quantità di zuccheri elevata, questo perchè lo zucchero influisce sia sul gusto (che sarebbe insipido e quasi disgustoso) e sia sulla preparazione e conservazione. Lo zucchero è responsabile, insieme agli altri ingredienti, della cremosità del gelato e fa sì che non si trasformi in un unico blocco di ghiaccio impossibile da servire.

I rischi del consumo di gelato in gravidanza
       Durante la gravidanza è bene prestare sempre attenzione all'alimentazione, anche se in generale quasi tutti gli alimenti si possono mangiare. Sappiamo bene che una delle caratteristiche della gravidanza sono le voglie e molte donne sono assalite proprio da una voglia irrefrenabile di gelato. Quindi, quanto è possibile mangiarne per non incorrere in rischi per se stessi e per il neonato?

       In generale, artigianale o industriale che sia, per il consumo di gelato in gravidanza vale la regola della moderazione: le mamme in dolce attesa sanno bene che devono prestare attenzione all’eccessivo aumento di peso che è fisiologico nei mesi di gestazione, ma non deve mai andare oltre certi limiti. Gli zuccheri presenti nei dolci, sono uno dei primi responsabili dei chili di troppo in gravidanza; il gelato ne contiene senz’altro molti e, quindi, occorre consumarlo con moderazione.

       L'ideale è inserire il gelato nella dieta per un massimo di due volte a settimana, da alternare ad altri spuntini salutari come come yogurt e frutta o pane e formaggio.
       L'idea è proprio quella di usarlo come spezzafame a merenda, per evitare di sovraccaricare l'organismo e avere picchi glicemici.
Un altro aspetto da non sottovalutare e che gioca a favore del gelato, risiede nel fatto che il gelato viene lavorato con un effetto finale spumoso e quindi leggero: anche una grande quantità alla vista, risulta di un peso inferiore sulla bilancia e questo è un ottimo modo per limitarne i consumi.
       Tra i rischi principali del consumo di gelato in gravidanza, c'è il diabete gestazionale: se la futura mamma già ne soffre, sarà necessario parlarne con il ginecologo o con il nutrizionista che seguono l'alimentazione in gravidanza; solo loro saranno in grado di capire se è il caso di introdurre un alimento come il gelato nella dieta, oppure meglio evitarlo.

Fonte https://www.alfemminile.com/gravidanza/gelato-in-gravidanza-s4014135.html

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