L’alcol non va assunto durante il periodo della gravidanza perché riporta dei danni allo sviluppo cognitivo del nascituro.
Anche soltanto un bicchiere a settimana, per un totale di un quaranta bicchieri durante l’intera gestazione risultano, infatti, pericolosi per la salute del piccolo.
I dati scientifici sono numerosi e determinanti nel sancire il divieto dell’alcol durante la gravidanza.
Lo studio ALSPAC svolto in Gran Bretagna, si è occupato di redigere un documento volto a definire l’incidenza dei fattori ambientali, durante e dopo la gravidanza, sulla salute del bambino.
Lo studio si conclude con un evidente fattore negativo rispetto al consumo di alcol durante la gravidanza.
Il campione, infatti, organizzato su un numero complessivo di 4mila madri e 4.167 bambini evidenziava come i bambini di madri bevitrici potessero risultare danneggiati sui processi di apprendimento e cognitivi, nel dettaglio, la ricerca rilevava un calo di 2 punti del quoziente intellettivo; la capacità cognitiva era stata testata a otto anni attraverso la Wechsler Intelligence Scale for Children.
Il dato evidente riguarda anche i bambini nati da madri che hanno omesso l’alcol dall’alimentazione durante tutta la gravidanza e che non riscontravano alcuna modifica genetica né tantomeno una riduzione del QI.
Lo studio, in pratica, con il metodo di randomizzazione mendeliana, ha svolto un’analisi delle modifiche genetiche nei geni predisposti a metabolizzare l’alcol, una ricerca scevra dai fattori sociali o relativi allo stile di vita.
La ricerca sugli effetti dell’alcol sulla salute del feto è stata pubblicata dalla rivista PlosOne.
I ricercatori stabilivano alcuni parametri di identificazione delle madri in attesa, distinguendo le madri bevitrici in drinking during pregnancy (bevitrici nel corso della gravidanza) e heavy drinkers, bevitrici pesanti le quali sono state interdette dallo studio a causa dei danni estremamente invasivi alla salute del feto e per la differenza di intenti dei ricercatori che indagavano su un’assunzione minima di alcol durante la gravidanza.
Anche bere con moderazione, infatti, si traduce per il bambino nascituro in un diverso sviluppo cerebrale annoverando, questo fatto, tra le ennesime ragioni che si aggiungono alla lunga lista dei no all’alcol mentre si è in dolce attesa, poiché si va a compromettere l’intelligenza del bambino.
In Australia, in merito, la campagna di informazione per le donne in gravidanza si è estesa a tal punto da segnalare sulle bottiglie di alcolici l’etichetta: AVVERTENZA GRAVIDANZA: l’alcool può causare danno al tuo bebè per tutta la vita.
Fonte https://www.salutebuongiorno.it/2020/07/alcol-in-gravidanza-e-i-danni-cognitivi/
Anche soltanto un bicchiere a settimana, per un totale di un quaranta bicchieri durante l’intera gestazione risultano, infatti, pericolosi per la salute del piccolo.
I dati scientifici sono numerosi e determinanti nel sancire il divieto dell’alcol durante la gravidanza.
Lo studio ALSPAC svolto in Gran Bretagna, si è occupato di redigere un documento volto a definire l’incidenza dei fattori ambientali, durante e dopo la gravidanza, sulla salute del bambino.
Lo studio si conclude con un evidente fattore negativo rispetto al consumo di alcol durante la gravidanza.
Il campione, infatti, organizzato su un numero complessivo di 4mila madri e 4.167 bambini evidenziava come i bambini di madri bevitrici potessero risultare danneggiati sui processi di apprendimento e cognitivi, nel dettaglio, la ricerca rilevava un calo di 2 punti del quoziente intellettivo; la capacità cognitiva era stata testata a otto anni attraverso la Wechsler Intelligence Scale for Children.
Il dato evidente riguarda anche i bambini nati da madri che hanno omesso l’alcol dall’alimentazione durante tutta la gravidanza e che non riscontravano alcuna modifica genetica né tantomeno una riduzione del QI.
Lo studio, in pratica, con il metodo di randomizzazione mendeliana, ha svolto un’analisi delle modifiche genetiche nei geni predisposti a metabolizzare l’alcol, una ricerca scevra dai fattori sociali o relativi allo stile di vita.
La ricerca sugli effetti dell’alcol sulla salute del feto è stata pubblicata dalla rivista PlosOne.
I ricercatori stabilivano alcuni parametri di identificazione delle madri in attesa, distinguendo le madri bevitrici in drinking during pregnancy (bevitrici nel corso della gravidanza) e heavy drinkers, bevitrici pesanti le quali sono state interdette dallo studio a causa dei danni estremamente invasivi alla salute del feto e per la differenza di intenti dei ricercatori che indagavano su un’assunzione minima di alcol durante la gravidanza.
Anche bere con moderazione, infatti, si traduce per il bambino nascituro in un diverso sviluppo cerebrale annoverando, questo fatto, tra le ennesime ragioni che si aggiungono alla lunga lista dei no all’alcol mentre si è in dolce attesa, poiché si va a compromettere l’intelligenza del bambino.
In Australia, in merito, la campagna di informazione per le donne in gravidanza si è estesa a tal punto da segnalare sulle bottiglie di alcolici l’etichetta: AVVERTENZA GRAVIDANZA: l’alcool può causare danno al tuo bebè per tutta la vita.
Fonte https://www.salutebuongiorno.it/2020/07/alcol-in-gravidanza-e-i-danni-cognitivi/
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