Scambio di sostanze nutritive, ossigeno e scarti
"La funzione principale e più nota è quella di fornire ossigeno e sostanze nutritive al bambino e riportare alla mamma gli scarti del metabolismo fetale" spiega Mandò.
Produzione di ormoni
Inoltre c'è un'importante funzione endocrina, cioè la produzione di ormoni che sono utili sia alla mamma sia al bambino: per esempio la famosa gonadotropina corionica, quella che viene rilevata dai test di gravidanza, ma anche progesterone, estrogeni, ormone lattogeno placentare, fattore di crescita placentare e altri ancora. Alcuni di questi ormoni sono importanti per mantenere la gravidanza, altri per proteggere il bambino dal sistema immunitario materno.
La placenta "intelligente"
"Ma attenzione: gli scambi di sostanze che avvengono a livello placentare non sono passivi e casuali: al contrario, in base alle condizioni della mamma (per esempio il suo stato nutrizionale e i livelli ormonali) e del feto, la placenta può concentrare e smistare attivamente varie sostanze, in modo da ottimizzare la crescita del bambino". Ecco perché Mandò ama dire che la placenta è un organo "intelligente" e che la gravidanza non è un sistema a due compartimenti, ma a tre: mamma, bambino, placenta.
La funzione di barriera
Altra funzione importantissima della placenta è quella di proteggere il bambino da molti microrganismi: "Sono pochi i virus noti che riescono ad attraversarla" spiega la ricercatriche, sottolineando che al momento molta ricerca è concentrata a capire la possibilità di questo passaggio nel caso del Sars-Cov-2, il virus responsabile della Covid-19. "I dati disponibili suggeriscono che non ci sia trasmissione verticale, cioè passaggio del virus da mamma infetta a feto, ma occorre continuare a studiare". Il gruppo di ricerca di Mandò, invece sta cercando di capire se i sintomi più gravi della Covid (polmonite e carenze respiratorie) possano ostacolare la funzione di trasporto di ossigeno della placenta, provocando effetti negativi indiretti sulla gravidanza.
Se la placenta non funziona bene
Se la placenta, per tutte le funzioni che abbiamo visto, è fondamentale per la gravidanza, non c'è da stupirsi che nel caso in cui si formi o funzioni male possono esserci conseguenze negative per la gravidanza stessa e per la salute del bambino e talvolta della mamma.
Gli effetti sulla gravidanza
Anomalie e insufficienze della placenta sono oggi considerate alla base delle principali patologie della gravidanza, come la restrizione della crescita fetale, nella quale il bimbo non si sviluppa come dovrebbe e che può portare alla morte in utero, oppure la preeclampsia, pericolosa sia per la mamma, sia per il figlio.
Gli effetti a lungo termine
Il modo in cui funziona la placenta non influisce solo sul "qui e ora" della gravidanza, ma anche sulla salute a lungo termine del bambino e dell'adulto che verrà. Il primo a rendersene conto, circa vent'anni fa, è stato l'epidemiologo inglese David Barker: aveva infatti osservato che bambini nati con un peso inferiore ai 2500 grammi (in generale indice di un funzionamento placentare non molto efficiente) correvano, da adulti, un rischio maggiore di malattie cardiovascolari.
È la cosiddetta teoria dell'origine fetale delle malattie, secondo la quale le condizioni di vita in utero – che dipendono moltissimo dall'efficienza della placenta – influenzano il rischio di sviluppare, da adulti, ipertensione, diabete, alcuni tipi di cancro e addirittura disturbi psichiatrici e cognitivi.
Fonte https://www.nostrofiglio.it/gravidanza/gravidanza-placenta
"La funzione principale e più nota è quella di fornire ossigeno e sostanze nutritive al bambino e riportare alla mamma gli scarti del metabolismo fetale" spiega Mandò.
Produzione di ormoni
Inoltre c'è un'importante funzione endocrina, cioè la produzione di ormoni che sono utili sia alla mamma sia al bambino: per esempio la famosa gonadotropina corionica, quella che viene rilevata dai test di gravidanza, ma anche progesterone, estrogeni, ormone lattogeno placentare, fattore di crescita placentare e altri ancora. Alcuni di questi ormoni sono importanti per mantenere la gravidanza, altri per proteggere il bambino dal sistema immunitario materno.
La placenta "intelligente"
"Ma attenzione: gli scambi di sostanze che avvengono a livello placentare non sono passivi e casuali: al contrario, in base alle condizioni della mamma (per esempio il suo stato nutrizionale e i livelli ormonali) e del feto, la placenta può concentrare e smistare attivamente varie sostanze, in modo da ottimizzare la crescita del bambino". Ecco perché Mandò ama dire che la placenta è un organo "intelligente" e che la gravidanza non è un sistema a due compartimenti, ma a tre: mamma, bambino, placenta.
La funzione di barriera
Altra funzione importantissima della placenta è quella di proteggere il bambino da molti microrganismi: "Sono pochi i virus noti che riescono ad attraversarla" spiega la ricercatriche, sottolineando che al momento molta ricerca è concentrata a capire la possibilità di questo passaggio nel caso del Sars-Cov-2, il virus responsabile della Covid-19. "I dati disponibili suggeriscono che non ci sia trasmissione verticale, cioè passaggio del virus da mamma infetta a feto, ma occorre continuare a studiare". Il gruppo di ricerca di Mandò, invece sta cercando di capire se i sintomi più gravi della Covid (polmonite e carenze respiratorie) possano ostacolare la funzione di trasporto di ossigeno della placenta, provocando effetti negativi indiretti sulla gravidanza.
Se la placenta non funziona bene
Se la placenta, per tutte le funzioni che abbiamo visto, è fondamentale per la gravidanza, non c'è da stupirsi che nel caso in cui si formi o funzioni male possono esserci conseguenze negative per la gravidanza stessa e per la salute del bambino e talvolta della mamma.
Gli effetti sulla gravidanza
Anomalie e insufficienze della placenta sono oggi considerate alla base delle principali patologie della gravidanza, come la restrizione della crescita fetale, nella quale il bimbo non si sviluppa come dovrebbe e che può portare alla morte in utero, oppure la preeclampsia, pericolosa sia per la mamma, sia per il figlio.
Gli effetti a lungo termine
Il modo in cui funziona la placenta non influisce solo sul "qui e ora" della gravidanza, ma anche sulla salute a lungo termine del bambino e dell'adulto che verrà. Il primo a rendersene conto, circa vent'anni fa, è stato l'epidemiologo inglese David Barker: aveva infatti osservato che bambini nati con un peso inferiore ai 2500 grammi (in generale indice di un funzionamento placentare non molto efficiente) correvano, da adulti, un rischio maggiore di malattie cardiovascolari.
È la cosiddetta teoria dell'origine fetale delle malattie, secondo la quale le condizioni di vita in utero – che dipendono moltissimo dall'efficienza della placenta – influenzano il rischio di sviluppare, da adulti, ipertensione, diabete, alcuni tipi di cancro e addirittura disturbi psichiatrici e cognitivi.
Fonte https://www.nostrofiglio.it/gravidanza/gravidanza-placenta
Nessun commento:
Posta un commento