Zinco ed acido folico non utili a migliorare i parametri del liquido seminale.
Questa indicazione terapeutica, non in positivo, ci viene suggerita da un lavoro, appena pubblicato su JAMA (Journal of the American Medical Association), e condotto da un gruppo di ricercatori americani guidati dallo Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development di Bethesda in Maryland.
Benché diversi studi, fatti in questi anni, non avessero dato risultati convincenti, oggi sono numerosi gli integratori, commercializzati ed utilizzati per migliorare un liquido seminale alterato, che contengono sia lo zinco che l’acido folico.
Questa ricerca importante, che ha reclutato 2.370 coppie, sottoposte a trattamenti per infertilità a Salt Lake City, Chicago, Minneapolis e Iowa City, in modalità random, non sembrerebbe confermare l’utilità di questi nutraceutici nel migliorare una dispermia o i tassi di gravidanza di una coppia infertile.
I maschi di queste coppie sono stati divisi, a random (cioè a caso), in due gruppi di 1185 pazienti: al primo gruppo è stato somministrato un integratore composto da 5 milligrammi di acido folico e 30 milligrammi di zinco e al secondo gruppo un placebo al giorno per sei mesi.
Alla fine della ricerca, in estrema sintesi, i nostri ricercatori non hanno riscontrato miglioramenti significativi, non solo in termini di gravidanze portate a termine ma anche nel aumento del numero e della motilità progressiva degli spermatozoi tra i due gruppi di pazienti considerati.
Ancora, altro dato negativo, sembrerebbe che gli uomini, che avevano assunto acido folico e zinco, avevano una percentuale di frammentazione del DNA degli spermatozoi più alta rispetto ai maschi che avevano assunto placebo ed anche i sintomi gastrointestinali (gonfiore e dolori addominali, nausea e vomito) erano più presenti nei maschi trattati.
Fonte:
https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2758450
Questa indicazione terapeutica, non in positivo, ci viene suggerita da un lavoro, appena pubblicato su JAMA (Journal of the American Medical Association), e condotto da un gruppo di ricercatori americani guidati dallo Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development di Bethesda in Maryland.
Benché diversi studi, fatti in questi anni, non avessero dato risultati convincenti, oggi sono numerosi gli integratori, commercializzati ed utilizzati per migliorare un liquido seminale alterato, che contengono sia lo zinco che l’acido folico.
Questa ricerca importante, che ha reclutato 2.370 coppie, sottoposte a trattamenti per infertilità a Salt Lake City, Chicago, Minneapolis e Iowa City, in modalità random, non sembrerebbe confermare l’utilità di questi nutraceutici nel migliorare una dispermia o i tassi di gravidanza di una coppia infertile.
I maschi di queste coppie sono stati divisi, a random (cioè a caso), in due gruppi di 1185 pazienti: al primo gruppo è stato somministrato un integratore composto da 5 milligrammi di acido folico e 30 milligrammi di zinco e al secondo gruppo un placebo al giorno per sei mesi.
Alla fine della ricerca, in estrema sintesi, i nostri ricercatori non hanno riscontrato miglioramenti significativi, non solo in termini di gravidanze portate a termine ma anche nel aumento del numero e della motilità progressiva degli spermatozoi tra i due gruppi di pazienti considerati.
Ancora, altro dato negativo, sembrerebbe che gli uomini, che avevano assunto acido folico e zinco, avevano una percentuale di frammentazione del DNA degli spermatozoi più alta rispetto ai maschi che avevano assunto placebo ed anche i sintomi gastrointestinali (gonfiore e dolori addominali, nausea e vomito) erano più presenti nei maschi trattati.
Fonte:
https://jamanetwork.com/journals/jama/article-abstract/2758450
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