Rimanere incinta a 60 anni: i rischi
Scegliere di affrontare una gravidanza a 60 anni può comportare non pochi problemi. Il periodo più critico della gestazione rimane senza dubbio il primo trimestre, quando inizia la vera e propria formazione del bambino nella pancia della madre. In particolare nella quinta settimana si interrompono le mestruazioni e la futura mamma inizia a percepire i primi cambiamenti, mentre il piccolo si sviluppa a grande velocità.
Nonostante i forti rischi ed i pericoli, oggi anche le donne che hanno superato i 60 anni possono affrontare una gravidanza. Rimanere incinta a questa età infatti è possibile grazie alle tecniche di fecondazione assistita, in particolare l’ovodonazione, che consiste nella fecondazione di un ovulo donato da una donna d’età più giovane. L’ovulo, dopo essere stato fecondato in laboratorio con gli spermatozoi dell’uomo, viene impiantato nel grembo della madre, che dovrà portare a termine la gravidanza. In tal caso ovviamente il bambino avrà il corredo genetico dell’uomo e della donna che hanno donato spermatozoi e ovulo, ma sarà a tutti gli effetti figlio della donna che l’avrà partorito e portato in grembo per ben nove mesi.
Ma quali sono i rischi per il bambino e la mamma nel caso di una gravidanza a 60 anni? Per quanto riguarda il nascituro sale il rischio di avere la sindrome di Down e altre anomalie cromosomiche. La mamma invece potrebbe andare incontro a diabete gestazionale, preeclampsia, placenta previa ed emorragia post-partum. Ovviamente i rischi sono sempre strettamente legati allo stato di salute della donna prima della gravidanza. Un soggetto sano, con uno stile di vita equilibrato e un peso normale, avrà di certo meno rischi rispetto ad una donna con diabete e obesa.
Fonte https://dilei.it/mamma/gravidanza-rimanere-incinta-60-anni/476175/
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