Nel panorama dell’eterologa non ci sono però solo ostacoli da superare. Grazie alla tecnologia, soprattutto, accanto alle ombre ci sono molte luci. Le procedure di gestione degli ovociti donati sono sempre più efficienti ed efficaci, per esempio: grazie alle tecniche di vitrificazione che non provocano la formazione di cristalli durante il congelamento, i gameti femminili si conservano meglio, aumentando le chance di fecondazione una volta scongelati. Fondamentale per la riuscita della Pma eterologa è anche il netto miglioramento degli esiti del trasporto del materiale genetico dall’estero, vista la carenza di “scorte” italiane che costringe molte coppie a importare ovociti, spermatozoi o direttamente gli embrioni: «L’uso di furgoni equipaggiati con azoto liquido consente un monitoraggio migliore della temperatura rispetto al trasporto aereo in vapori di azoto. E questi accorgimenti migliorano l’esito finale della intera operazione» sottolinea il presidente di Cecos Italia Marco Filicori.
«Le tecniche più innovative di congelamento sono state sviluppate nel nostro Paese, all’avanguardia anche per l’impiego delle blastocisti, che sta consentendo di aumentare i tassi di gravidanza: si tratta di embrioni che hanno cinque anziché tre giorni di vita, sono perciò in uno stadio di sviluppo più avanzato e quindi sono stati più “selezionati” e danno un risultato positivo con maggior probabilità. Non tutti gli embrioni di tre giorni progrediscono, così se li trasferiamo in utero a quello stadio rischiamo di perderne molti; aspettando altri due giorni siamo certi di usare embrioni migliori, ma servono accortezze specifiche che non ancora tutti i Centri offrono. Per esempio, gli incubatori con telecamere speciali per seguire lo sviluppo embrionale dall’esterno, senza doverli estrarre e sottoporre così a stress che possono comprometterne la qualità».
Fonte https://www.iodonna.it/benessere/salute-e-psicologia/2019/07/15/fecondazione-assistita-eterologa-cosa-sta-cambiando-in-italia/
«Le tecniche più innovative di congelamento sono state sviluppate nel nostro Paese, all’avanguardia anche per l’impiego delle blastocisti, che sta consentendo di aumentare i tassi di gravidanza: si tratta di embrioni che hanno cinque anziché tre giorni di vita, sono perciò in uno stadio di sviluppo più avanzato e quindi sono stati più “selezionati” e danno un risultato positivo con maggior probabilità. Non tutti gli embrioni di tre giorni progrediscono, così se li trasferiamo in utero a quello stadio rischiamo di perderne molti; aspettando altri due giorni siamo certi di usare embrioni migliori, ma servono accortezze specifiche che non ancora tutti i Centri offrono. Per esempio, gli incubatori con telecamere speciali per seguire lo sviluppo embrionale dall’esterno, senza doverli estrarre e sottoporre così a stress che possono comprometterne la qualità».
Fonte https://www.iodonna.it/benessere/salute-e-psicologia/2019/07/15/fecondazione-assistita-eterologa-cosa-sta-cambiando-in-italia/
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