Sebbene le varie metodiche della procreazione medicalmente assistita (Pma) possono essere usate anche su ciclo spontaneo, molti studi hanno dimostrato come l’induzione follicolare sia associata ad una probabilità più elevata di instaurare una gravidanza. Tale dato è la risultante da una maggiore qualità ovocitaria, un numero più alto di follicoli con diametro superiore ai 16 millimetri e un miglioramento dei rapporti fra tuba e ovaio.
In genere si può procedere con una tecnica di procreazione assistita dopo un anno o più di tentativi non riusciti di avere un bambino, ed escluse patologie fisiche che rendono impossibile l’instaurarsi di una gravidanza. Una volta compiuti gli accertamenti sull’apparato riproduttivo della donna e appurata la difficoltà di ovulazione, che può verificarsi con frequenza ridotta o non verificarsi affatto, il medico può prescrivere alcuni farmaci a base ormonale. Tali farmaci sono volti a indurre o stimolare l’ovulazione, che viene poi controllata periodicamente tramite ecografia.
Stimolazione ovarica naturale
Durante l’ovulazione il corpo di una donna produce naturalmente l’ovocita che, in caso di incontro con lo spermatozoo, dà luogo al concepimento. Quando l’apparato riproduttivo femminile funziona regolarmente si verifica un’ovulazione al mese: durante la fase follicolare (o preovulatoria) all’interno dei follicoli si sviluppano gli ovociti, uno dei quali viene espulso una volta raggiunti 20-25 millimetri, mentre gli altri saranno riassorbiti.
La produzione di ovuli può essere stimolata solo farmacologicamente attraverso la somministrazione di ormoni, tuttavia è possibile migliorare le possibilità di avere una gravidanza attuando alcuni accorgimenti naturali volti a migliorare lo stato di salute psicofisico della donna che cerca un figlio. È importante mantenere abitudini salutari, non fumare e non bere alcol, praticare una regolare attività fisica (compresa quella sessuale) e tenere monitorato il proprio peso corporeo (che non dovrebbe essere né eccessivo né troppo basso).
Fonte https://www.gravidanzaonline.it/infertilita/stimolazione_ovarica.htm?fbclid=IwAR3SLwUve49u7XNClVgrRtgADd-1B1LRCWKd8mPMQvTvUs5hQsuTLKZLSDM&on=ref
In genere si può procedere con una tecnica di procreazione assistita dopo un anno o più di tentativi non riusciti di avere un bambino, ed escluse patologie fisiche che rendono impossibile l’instaurarsi di una gravidanza. Una volta compiuti gli accertamenti sull’apparato riproduttivo della donna e appurata la difficoltà di ovulazione, che può verificarsi con frequenza ridotta o non verificarsi affatto, il medico può prescrivere alcuni farmaci a base ormonale. Tali farmaci sono volti a indurre o stimolare l’ovulazione, che viene poi controllata periodicamente tramite ecografia.
Stimolazione ovarica naturale
Durante l’ovulazione il corpo di una donna produce naturalmente l’ovocita che, in caso di incontro con lo spermatozoo, dà luogo al concepimento. Quando l’apparato riproduttivo femminile funziona regolarmente si verifica un’ovulazione al mese: durante la fase follicolare (o preovulatoria) all’interno dei follicoli si sviluppano gli ovociti, uno dei quali viene espulso una volta raggiunti 20-25 millimetri, mentre gli altri saranno riassorbiti.
La produzione di ovuli può essere stimolata solo farmacologicamente attraverso la somministrazione di ormoni, tuttavia è possibile migliorare le possibilità di avere una gravidanza attuando alcuni accorgimenti naturali volti a migliorare lo stato di salute psicofisico della donna che cerca un figlio. È importante mantenere abitudini salutari, non fumare e non bere alcol, praticare una regolare attività fisica (compresa quella sessuale) e tenere monitorato il proprio peso corporeo (che non dovrebbe essere né eccessivo né troppo basso).
Fonte https://www.gravidanzaonline.it/infertilita/stimolazione_ovarica.htm?fbclid=IwAR3SLwUve49u7XNClVgrRtgADd-1B1LRCWKd8mPMQvTvUs5hQsuTLKZLSDM&on=ref
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