Quando si vive la gioia di una gravidanza, soprattutto se si tratta della prima, la futura mamma può trovarsi alle prese con numerosi dubbi e paure. Adottando alcuni accorgimenti, come seguire un’alimentazione bilanciata, adottare uno stile di vita sano, e sottoporsi a esami di routine, compreso un test Dna prenatale non invasivo, la futura mamma può tutelare la propria salute e quella del nascituro. Ecco alcuni aspetti fondamentali a cui prestare attenzione in gravidanza.
IL GIUSTO PESO
Tra i primi fattori da tenere sotto controllo durante la gravidanza troviamo l’alimentazione. Seguire una dieta sana ed equilibrata permette di assimilare i giusti nutrienti per la crescita del feto, e consente alla gestante di ricavare le energie necessarie per affrontare la gravidanza. Attenzione però agli eccessi. Aumentare troppo di peso può favorire l’insorgenza di patologie, come il diabete gravidico, che potrebbero mettere a repentaglio la salute di mamma e bimbo.
PERCHЀ EVITARE FUMO E ALCOL IN GRAVIDANZA
Il fumo e l’alcol sono assolutamente da bandire durante tutta la gravidanza e l’allattamento. È bene tenere presente che tutto ciò che viene assimilato dalla mamma viene trasferito al feto tramite la placenta. Per questo motivo i ginecologi raccomandano di smettere di fumare e consumare bevande alcoliche. Questo aiuta a evitare complicanze anche gravi come malformazioni nello sviluppo del bambino o problemi legati all’apparato respiratorio. Infatti, il fumo di sigaretta causa una minore circolazione del sangue verso il feto e può aumentare il rischio di un parto prematuro. Invece, le bevande alcoliche assunte in eccesso possono portare allo sviluppo della sindrome feto-alcolica, disturbo che ha impatto sullo sviluppo fisico e mentale del feto.
SI POSSONO ASSUMERE FARMACI?
L’assunzione di farmaci in gravidanza è possibile, ma non bisogna mai ricorrere al fai da te. Questo perché il principio che tutto ciò che viene assunto dalla madre passa al feto è valido anche per i farmaci. Ѐ buona prassi consultare sempre il ginecologo per accertarsi di assumere i farmaci giusti per contrastare un eventuale disturbo, senza che questi abbiano effetti sul piccolo.
IL PERCORSO DI SCREENING PRENATALE CONSIGLIATO DAL GINECOLOGO
Dopo aver scoperto di essere incinta, la futura mamma dovrebbe sottoporsi a esami del sangue specifici per verificare di non essere affetta da eventuali infezioni e malattie virali, e per valutare la sua immunità a rosolia e toxoplasmosi, malattie infettive che quando contratte in gravidanza possono essere pericolose per il feto. Questi esami del sangue sono svolti nell’ambito del percorso di screening prenatale che viene delineato dal ginecologo ad inizio gravidanza. L’età della gestante superiore ai 35 anni e la familiarità con malattie genetiche e cromosomiche possono influenzare la salute del nascituro, aumentando la probabilità che sia affetto da difetti genetici e dello sviluppo. Consultando il ginecologo o uno specialista in genetica medica, si può valutare quali sono gli esami di screening prenatale più adatti a verificare lo stato di salute del bambino.
IL TEST DEL DNA FETALE: COME INDIVIDUARE EVENTUALI ANOMALIE CROMOSOMICHE
Sottoporsi a un test di screening o di diagnosi prenatale è dunque una tappa fondamentale nella gravidanza. Gli esami di diagnosi prenatale, come amniocentesi e villocentesi, permettono di avere un esito diagnostico affidabile al 100% sulla presenza di anomalie fetali, ma tali test hanno un rischio di aborto dell’1%. Invece, i test di screening prenatale non invasivi non presentano alcun rischio di aborto, ma hanno comunque un’elevata affidabilità nella rilevazione della sindrome di Down e di altre anomalie genetiche. Il test del Dna fetale è un esame di screening prenatale che analizza i frammenti di Dna del feto che circolano nel sangue materno durante la gravidanza ed è in grado di verificare, precocemente e con un’affidabilità che arriva fino al 99,9%, la probabilità che il feto sia affetto da un’anomalia cromosomica, come le trisomie 13,18 o 212.
Fonte https://www.letteradonna.it/it/articoli/salute/2019/12/23/prima-gravidanza-consigli/29556/
IL GIUSTO PESO
Tra i primi fattori da tenere sotto controllo durante la gravidanza troviamo l’alimentazione. Seguire una dieta sana ed equilibrata permette di assimilare i giusti nutrienti per la crescita del feto, e consente alla gestante di ricavare le energie necessarie per affrontare la gravidanza. Attenzione però agli eccessi. Aumentare troppo di peso può favorire l’insorgenza di patologie, come il diabete gravidico, che potrebbero mettere a repentaglio la salute di mamma e bimbo.
PERCHЀ EVITARE FUMO E ALCOL IN GRAVIDANZA
Il fumo e l’alcol sono assolutamente da bandire durante tutta la gravidanza e l’allattamento. È bene tenere presente che tutto ciò che viene assimilato dalla mamma viene trasferito al feto tramite la placenta. Per questo motivo i ginecologi raccomandano di smettere di fumare e consumare bevande alcoliche. Questo aiuta a evitare complicanze anche gravi come malformazioni nello sviluppo del bambino o problemi legati all’apparato respiratorio. Infatti, il fumo di sigaretta causa una minore circolazione del sangue verso il feto e può aumentare il rischio di un parto prematuro. Invece, le bevande alcoliche assunte in eccesso possono portare allo sviluppo della sindrome feto-alcolica, disturbo che ha impatto sullo sviluppo fisico e mentale del feto.
SI POSSONO ASSUMERE FARMACI?
L’assunzione di farmaci in gravidanza è possibile, ma non bisogna mai ricorrere al fai da te. Questo perché il principio che tutto ciò che viene assunto dalla madre passa al feto è valido anche per i farmaci. Ѐ buona prassi consultare sempre il ginecologo per accertarsi di assumere i farmaci giusti per contrastare un eventuale disturbo, senza che questi abbiano effetti sul piccolo.
IL PERCORSO DI SCREENING PRENATALE CONSIGLIATO DAL GINECOLOGO
Dopo aver scoperto di essere incinta, la futura mamma dovrebbe sottoporsi a esami del sangue specifici per verificare di non essere affetta da eventuali infezioni e malattie virali, e per valutare la sua immunità a rosolia e toxoplasmosi, malattie infettive che quando contratte in gravidanza possono essere pericolose per il feto. Questi esami del sangue sono svolti nell’ambito del percorso di screening prenatale che viene delineato dal ginecologo ad inizio gravidanza. L’età della gestante superiore ai 35 anni e la familiarità con malattie genetiche e cromosomiche possono influenzare la salute del nascituro, aumentando la probabilità che sia affetto da difetti genetici e dello sviluppo. Consultando il ginecologo o uno specialista in genetica medica, si può valutare quali sono gli esami di screening prenatale più adatti a verificare lo stato di salute del bambino.
IL TEST DEL DNA FETALE: COME INDIVIDUARE EVENTUALI ANOMALIE CROMOSOMICHE
Sottoporsi a un test di screening o di diagnosi prenatale è dunque una tappa fondamentale nella gravidanza. Gli esami di diagnosi prenatale, come amniocentesi e villocentesi, permettono di avere un esito diagnostico affidabile al 100% sulla presenza di anomalie fetali, ma tali test hanno un rischio di aborto dell’1%. Invece, i test di screening prenatale non invasivi non presentano alcun rischio di aborto, ma hanno comunque un’elevata affidabilità nella rilevazione della sindrome di Down e di altre anomalie genetiche. Il test del Dna fetale è un esame di screening prenatale che analizza i frammenti di Dna del feto che circolano nel sangue materno durante la gravidanza ed è in grado di verificare, precocemente e con un’affidabilità che arriva fino al 99,9%, la probabilità che il feto sia affetto da un’anomalia cromosomica, come le trisomie 13,18 o 212.
Fonte https://www.letteradonna.it/it/articoli/salute/2019/12/23/prima-gravidanza-consigli/29556/
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