Esiste un legame tra l’aumento di peso in gravidanza e lo sviluppo di autismo nel nascituro?
Un articolo (Maternal Prenatal Weight Gain and Autism Spectrum Disorders) pubblicato dalla prestigiosa rivista medica Pediatrics, periodico ufficiale della Amerian Academy of Pediatrics, ha illustrato uno studio che aveva lo scopo di individuare eventuali correlazioni.
La dott.ssa Deborah A. Bilder e gli altri ricercatori hanno partecipato allo studio con l’obbiettivo di stabilire se l’indice di massa corporea pre-gravidanza ed il successivo aumento di peso in gestazione fossero associati ad un effettivo aumento del rischio di sviluppo del disturbo autistico.
I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono alterazioni neuro-psichiatriche della funzione cerebrale, caratterizzati da una marcata riduzione della capacità di integrazione sociale, di relazione e di comunicazione con gli altri individui. La crescente incidenza di disturbi dello spettro autistico nella popolazione mondiale è una situazione allarmante, che richiede ulteriori indagini e ricerche scientifiche, per permettere la comprensione dell’eziologia sottostante al fenomeno.
I ricercatori hanno ipotizzato che una alterazione delle concentrazioni di ormoni steroidei durante le fasi di sviluppo fetale potrebbe rappresentare un fattore in grado di esercitare un ruolo importante insieme all’esposizione a fattori di rischio ambientali ed ad eventuali predisposizioni genetiche. La concentrazione di ormoni steroidei in gravidanza dipende dalla produzione materna, placentare e fetale di queste sostanze. L’indice di massa corporea pre-gravidanza e l’incremento ponderale in gestazione sono stati usati come indicatori dell’esposizione ormonale materna e fetale. Questa metodica era già stata usata in altri studi su patologie diverse dall’autismo.
Lo studio retrospettivo ha preso in considerazione i dati raccolti dall’osservazione di due gruppi di soggetti affetti da autismo (128 e 288 individui), raffrontati a quelli di 493 fratelli non affetti ed ai dati di 10 920 individui di controllo.
Le variabili prenatali sono state ottenute dai certificati di nascita. L’analisi dei dati ha dimostrato una significativa associazione tra disturbo dello spettro autistico ed incremento ponderale in gravidanza, anche nel caso di soggetti autistici con normale QI (quoziente intellettivo). Nessuna correlazione significativa è stata invece osservata tra sviluppo di autismo ed indice di massa corporea materno pre-gravidanza. I ricercatori non credono che l’incremento ponderale sia una possibile causa di autismo, ma che sia piuttosto una conseguenza delle stesse cause (in questo caso sono state prese in esame le possibili alterazioni ormonali).
In conclusione lo studio suggerisce che l’aumento di peso in gravidanza può essere utilizzato come indicatore di una sottostante eziologia “gestazionale” di autismo.
Questo studio apre la strada ad un interessante approccio al problema dei disturbi dello spettro autistico.
Fonte
Maternal Prenatal Weight Gain and Autism Spectrum Disorders
Deborah A. Bilder, Amanda V. Bakian, Joseph Viskochil, Erin A.S. Clark, Elizabeth L. Botts, Ken R. Smith, Richard Pimentel, William M. McMahon, Hilary Coon
Un articolo (Maternal Prenatal Weight Gain and Autism Spectrum Disorders) pubblicato dalla prestigiosa rivista medica Pediatrics, periodico ufficiale della Amerian Academy of Pediatrics, ha illustrato uno studio che aveva lo scopo di individuare eventuali correlazioni.
La dott.ssa Deborah A. Bilder e gli altri ricercatori hanno partecipato allo studio con l’obbiettivo di stabilire se l’indice di massa corporea pre-gravidanza ed il successivo aumento di peso in gestazione fossero associati ad un effettivo aumento del rischio di sviluppo del disturbo autistico.
I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono alterazioni neuro-psichiatriche della funzione cerebrale, caratterizzati da una marcata riduzione della capacità di integrazione sociale, di relazione e di comunicazione con gli altri individui. La crescente incidenza di disturbi dello spettro autistico nella popolazione mondiale è una situazione allarmante, che richiede ulteriori indagini e ricerche scientifiche, per permettere la comprensione dell’eziologia sottostante al fenomeno.
I ricercatori hanno ipotizzato che una alterazione delle concentrazioni di ormoni steroidei durante le fasi di sviluppo fetale potrebbe rappresentare un fattore in grado di esercitare un ruolo importante insieme all’esposizione a fattori di rischio ambientali ed ad eventuali predisposizioni genetiche. La concentrazione di ormoni steroidei in gravidanza dipende dalla produzione materna, placentare e fetale di queste sostanze. L’indice di massa corporea pre-gravidanza e l’incremento ponderale in gestazione sono stati usati come indicatori dell’esposizione ormonale materna e fetale. Questa metodica era già stata usata in altri studi su patologie diverse dall’autismo.
Lo studio retrospettivo ha preso in considerazione i dati raccolti dall’osservazione di due gruppi di soggetti affetti da autismo (128 e 288 individui), raffrontati a quelli di 493 fratelli non affetti ed ai dati di 10 920 individui di controllo.
Le variabili prenatali sono state ottenute dai certificati di nascita. L’analisi dei dati ha dimostrato una significativa associazione tra disturbo dello spettro autistico ed incremento ponderale in gravidanza, anche nel caso di soggetti autistici con normale QI (quoziente intellettivo). Nessuna correlazione significativa è stata invece osservata tra sviluppo di autismo ed indice di massa corporea materno pre-gravidanza. I ricercatori non credono che l’incremento ponderale sia una possibile causa di autismo, ma che sia piuttosto una conseguenza delle stesse cause (in questo caso sono state prese in esame le possibili alterazioni ormonali).
In conclusione lo studio suggerisce che l’aumento di peso in gravidanza può essere utilizzato come indicatore di una sottostante eziologia “gestazionale” di autismo.
Questo studio apre la strada ad un interessante approccio al problema dei disturbi dello spettro autistico.
Fonte
Maternal Prenatal Weight Gain and Autism Spectrum Disorders
Deborah A. Bilder, Amanda V. Bakian, Joseph Viskochil, Erin A.S. Clark, Elizabeth L. Botts, Ken R. Smith, Richard Pimentel, William M. McMahon, Hilary Coon
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