Subito dopo la gioia irrefrenabile che scaturisce dalla certezza della gravidanza, una donna incinta sperimenta l’inarrestabile curiosità di vedere il suo bambino per la prima volta. È arrivato il momento di iniziare a fare qualche conto! Ma come calcolare le settimane di gravidanza? Siamo certi di saperlo fare bene e di conoscere gli strumenti utili a farlo (anticipiamo che la calcolatrice è poco utile)?
Come calcolare le settimane di gravidanza
Sebbene comunemente ci si riferisca al tempo della gravidanza in mesi, il metodo corretto per scandire il tempo è sicuramente attraverso il calcolo delle settimane. Esprimendosi in mesi, infatti, vi è il problema che la durata in giorni di questi non è costante, mentre una settimana dura sempre 7 giorni.
La gravidanza dura mediamente 40 settimane, calcolate a partire dalla data dall’ultima mestruazione. Il parto può avvenire in modo naturale tra la 37esima e la 42esima settimana di gestazione: avere una percezione cosciente del tempo che passa è dunque fondamentale.
Quindi, come calcolare le settimane di gravidanza? Regola numero uno: il conteggio inizia dal giorno dell’arrivo dell’ultima mestruazione. Questo, perché non è possibile stabilire con precisione quando è avvenuto il concepimento per via del fatto che la fase follicolare del ciclo, cioè quella che precede l’ovulazione, ha durata variabile. In linea teorica, la fase follicolare dura 14 giorni: quindi, le prime due settimane che vengono conteggiate in gravidanza precedono il concepimento, che avviene nei giorni dell’ovulazione (il periodo di fertilità della donna).
Il regolo ostetrico
Per agevolare il calcolo esistono vari strumenti, utilizzati da ostetrici e medici, necessari a stabilire la data presunta del parto. Il calcolo delle settimane di gravidanza, inoltre, è utile per stabilire quando devono essere eseguite specifiche analisi ed ecografie e poterle quindi prenotare.
Uno di questi strumenti è il regolo ostetrico – conosciuto anche come “rotella” o “ruzzola”. Spesso il regolo ostetrico viene anche consegnato alla donna incinta, insieme ad altro materiale informativo utile, da parte delle strutture sanitarie.
Come funziona il regolo? Di carta o di plastica, è costituito da due dischi concentrici. Il disco esterno, più grande, riporta i giorni dell’anno, divisi per mese. Il disco interno, più piccolo, riporta le settimane di gravidanza. Attenzione, però. Nel disco più grande non è riportato il 29 febbraio: perciò è necessario calcolare la presenza di questo giorno nelle gravidanze che avvengono negli anni bisestili.
Come calcolare le settimane di gravidanza con il regolo ostetrico? È molto facile. Si deve tenere fermo il disco esterno e far ruotare quello interno fino a che la freccia che riporta la dicitura “data dell’ultima mestruazione” cade sul primo giorno dell’ultimo ciclo. Guardando i due dischi si scoprirà così la data presunta del parto e la settimana di gravidanza in cui ci si trova. In questo modo si avrà anche una visione del calcolo di settimane di gravidanza con la corrispondenza in mesi.
Oltre al regolo ostetrico esistono altri modi per calcolare l’epoca gestazionale. Molto spesso, la tecnologia ci dà una mano con applicazioni per smartphone dedicati alle future mamme.
Calcolo settimane di gravidanza e corrispondenza mesi
Per abitudine e rapidità spesso indichiamo l’epoca gestazionale attraverso i mesi. Operiamo – almeno orientativamente – un calcolo delle settimane di gravidanza facendo una corrispondenza con mesi. In realtà, quando ci si esprime in termini di mesi, oltre alle settimane compiute, è necessario calcolare anche i giorni appartenenti a settimane non ancora completate. Vediamo insieme il calcolo delle settimane di gravidanza e la corrispondenza mesi attraverso una tabella esplicativa:
1° mese – Dal primo giorno dell’ultima mestruazione a 4 settimane + 3 giorni
2° mese – Da 4 settimane + 4 giorni fino a 8 settimane + 5 giorni
3° mese – Da 8 settimane + 6 giorni fino a 13 settimane + 1 giorno
4° mese – Da 13 settimane + 2 giorni fino a 17 settimane + 4 giorni
5° mese – Da 17 settimane + 5 giorni fino a 21 settimane + 6 giorni
6° mese – Da 22 settimane + 0 giorni fino a 26 settimane + 2 giorni
7° mese – Da 26 settimane + 3 giorni fino a 30 settimane + 4 giorni
8° mese – Da 30 settimane + 5 giorni fino a 35 settimane + 0 giorni
9° mese – Da 35 settimane + 1 giorno fino a 40 settimane + 0 giorni
Ricordiamo poi che la gravidanza è divisa in tre trimestri. In particolare:
Primo trimestre di gravidanza – Inizia la prima settimana e finisce nella tredicesima (1-13 settimane)
Secondo trimestre di gravidanza – Inizia la quattordicesima settimana e finisce la ventottesima (14-28 settimane)
Terzo trimestre di gravidanza – Inizia la ventinovesima settimana di gravidanza e finisce la quarantesima (29-40 settimane)
Una gravidanza, infine, viene considerata:
Come calcolare le settimane di gravidanza
Sebbene comunemente ci si riferisca al tempo della gravidanza in mesi, il metodo corretto per scandire il tempo è sicuramente attraverso il calcolo delle settimane. Esprimendosi in mesi, infatti, vi è il problema che la durata in giorni di questi non è costante, mentre una settimana dura sempre 7 giorni.
La gravidanza dura mediamente 40 settimane, calcolate a partire dalla data dall’ultima mestruazione. Il parto può avvenire in modo naturale tra la 37esima e la 42esima settimana di gestazione: avere una percezione cosciente del tempo che passa è dunque fondamentale.
Quindi, come calcolare le settimane di gravidanza? Regola numero uno: il conteggio inizia dal giorno dell’arrivo dell’ultima mestruazione. Questo, perché non è possibile stabilire con precisione quando è avvenuto il concepimento per via del fatto che la fase follicolare del ciclo, cioè quella che precede l’ovulazione, ha durata variabile. In linea teorica, la fase follicolare dura 14 giorni: quindi, le prime due settimane che vengono conteggiate in gravidanza precedono il concepimento, che avviene nei giorni dell’ovulazione (il periodo di fertilità della donna).
Il regolo ostetrico
Per agevolare il calcolo esistono vari strumenti, utilizzati da ostetrici e medici, necessari a stabilire la data presunta del parto. Il calcolo delle settimane di gravidanza, inoltre, è utile per stabilire quando devono essere eseguite specifiche analisi ed ecografie e poterle quindi prenotare.
Uno di questi strumenti è il regolo ostetrico – conosciuto anche come “rotella” o “ruzzola”. Spesso il regolo ostetrico viene anche consegnato alla donna incinta, insieme ad altro materiale informativo utile, da parte delle strutture sanitarie.
Come funziona il regolo? Di carta o di plastica, è costituito da due dischi concentrici. Il disco esterno, più grande, riporta i giorni dell’anno, divisi per mese. Il disco interno, più piccolo, riporta le settimane di gravidanza. Attenzione, però. Nel disco più grande non è riportato il 29 febbraio: perciò è necessario calcolare la presenza di questo giorno nelle gravidanze che avvengono negli anni bisestili.
Come calcolare le settimane di gravidanza con il regolo ostetrico? È molto facile. Si deve tenere fermo il disco esterno e far ruotare quello interno fino a che la freccia che riporta la dicitura “data dell’ultima mestruazione” cade sul primo giorno dell’ultimo ciclo. Guardando i due dischi si scoprirà così la data presunta del parto e la settimana di gravidanza in cui ci si trova. In questo modo si avrà anche una visione del calcolo di settimane di gravidanza con la corrispondenza in mesi.
Oltre al regolo ostetrico esistono altri modi per calcolare l’epoca gestazionale. Molto spesso, la tecnologia ci dà una mano con applicazioni per smartphone dedicati alle future mamme.
Calcolo settimane di gravidanza e corrispondenza mesi
Per abitudine e rapidità spesso indichiamo l’epoca gestazionale attraverso i mesi. Operiamo – almeno orientativamente – un calcolo delle settimane di gravidanza facendo una corrispondenza con mesi. In realtà, quando ci si esprime in termini di mesi, oltre alle settimane compiute, è necessario calcolare anche i giorni appartenenti a settimane non ancora completate. Vediamo insieme il calcolo delle settimane di gravidanza e la corrispondenza mesi attraverso una tabella esplicativa:
1° mese – Dal primo giorno dell’ultima mestruazione a 4 settimane + 3 giorni
2° mese – Da 4 settimane + 4 giorni fino a 8 settimane + 5 giorni
3° mese – Da 8 settimane + 6 giorni fino a 13 settimane + 1 giorno
4° mese – Da 13 settimane + 2 giorni fino a 17 settimane + 4 giorni
5° mese – Da 17 settimane + 5 giorni fino a 21 settimane + 6 giorni
6° mese – Da 22 settimane + 0 giorni fino a 26 settimane + 2 giorni
7° mese – Da 26 settimane + 3 giorni fino a 30 settimane + 4 giorni
8° mese – Da 30 settimane + 5 giorni fino a 35 settimane + 0 giorni
9° mese – Da 35 settimane + 1 giorno fino a 40 settimane + 0 giorni
Ricordiamo poi che la gravidanza è divisa in tre trimestri. In particolare:
Primo trimestre di gravidanza – Inizia la prima settimana e finisce nella tredicesima (1-13 settimane)
Secondo trimestre di gravidanza – Inizia la quattordicesima settimana e finisce la ventottesima (14-28 settimane)
Terzo trimestre di gravidanza – Inizia la ventinovesima settimana di gravidanza e finisce la quarantesima (29-40 settimane)
Una gravidanza, infine, viene considerata:
- A termine – Quando il parto avviene tra le 37 e le 41 settimane
- Pretermine (o parto prematuro) – Se il parto avviene prima della trentasettesima settimana
- Protratta (o oltre il termine) – Quando il bambino nasce a 42 settimane o oltre di gravidanza
Fonte https://www.pazienti.it/news-di-salute/come-calcolare-le-settimane-di-gravidanza-22052019
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