
Potremmo andare avanti all’infinito con queste dicerie popolari che ancora oggi, molte donne si sentono elencare come “leggi” da mamme e zie e purtroppo da qualche operatore.
In linea generale la mamma che allatta deve seguire una dieta sana e bilanciata che comprenda tutti gli alimenti che sono di suo gradimento.
Frutta, verdura e legumi sono essenziali per garantire alla donna un adeguato apporto di vitamine, minerali e fibre; se ne consigliano 5 porzioni al giorno, prediligendo i prodotti di stagione.
I carboidrati e i cereali sono alla base di una corretta alimentazione, andrebbero preferiti i prodotti integrali, più ricchi di sostanze nutritive e di fibra, e andrebbero consumati giornalmente.
Sono necessari alimenti proteici come latticini di origine ovina o caprina (ricchi di calcio e fosforo), pesce azzurro, carne bianca e uova che coprano il fabbisogno di amminoacidi e acidi grassi essenziali, ferro e minerali. Questi alimenti andrebbero consumati 3 volte alla settimana, limitando l’introduzione di insaccati.
Per quanto riguarda i grassi, è opportuno limitare l’utilizzo di grassi animali e prediligere l’olio extravergine di oliva da utilizzare a crudo sulle pietanze: infatti apporta vitamine, antiossidanti, fitosteroli ed acidi grassi non saturi.
La presenza di zuccheri nella dieta andrebbe limitata e dovrebbe essere occasionale. Allo stesso modo il consumo di carni rosse, che contengono lipidi saturi che rendono molto più rigide le membrane cellulari.
Per quanto riguarda l’introduzione di liquidi, è opportuno che la donna beva tanta acqua quanta le è necessaria a soddisfare la sete.
Infatti la necessità di bere deriva dal fatto che il latte è costituito per oltre l’80% di acqua che va reintegrata. Non bisogna sforzarsi di ingurgitare litri e litri di bevande convinte di incrementare la produzione di latte: è solo la suzione del vostro bambino a determinarne l’aumento.
L’allattamento al seno richiede alla donna un consumo energetico di circa 500 calorie al giorno, pertanto è opportuno aumentare l’apporto calorico della dieta senza però eccedere. E’ bene ricordare che il consumo calorico giornaliero dipende anche dall’attività fisica svolta e dall’andamento della gravidanza.
Non esistono alimenti da evitare completamente, ad eccezione dell’alcool.
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Da limitare il consumo di tè e caffè, che passando nel latte possono causare un effetto lassativo e rendere irrequieto il neonato, Tè verde e orzo possono degnamente sostituirli.
Non bisogna solo chiedersi cosa mangiare ma anche come mangiare!
Via libera a prodotti freschi o surgelati, preparati con metodi di cottura semplici, al vapore, al forno o al cartoccio: più leggeri e meno dannosi per la salute.
Condiamo gli alimenti una volta cotti, con olio extra vergine di buona qualità, limitando l’uso di sale e dadi, che possono essere sostituiti con erbe aromatiche.
Iniziare una dieta drastica durante l’allattamento per perdere i chili rimasti dopo la gravidanza è sconsigliato. Un’alimentazione sana, l’attività fisica e l’allattamento saranno di aiuto per la perdita di peso e non influenzeranno il benessere del vostro bambino.
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