La ricerca di una gravidanza non è sempre semplice per una coppia. Tra chi intraprende il percorso, solo il 50% riesce entro un anno. 1 coppia su 5 potrà avere un bambino solo grazia all’aiuto di uno specialista. Cosa dovrebbe sapere chi è in cerca di una gravidanza? Quanto tempo ci vorrà? Quali esami fare? Quando è il momento di consultare un medico?vDi seguito i consigli della Dottoressa Marisa Lopez-Teijon, Direttrice della clinica di fertilità Institut Marquès.
Lei ha in media 30-35 anni, lui 35-40 anni. Hanno finalmente raggiunto una posizione economicamente stabile, si sentono pronti ad allargare la famiglia. Smettono di usare anticoncezionali, senza prestare troppa attenzione al calendario, quasi certi che riusciranno ad ottenere una gravidanza entro i primi mesi di tentativi. Questo è il profilo delle coppie che oggigiorno intraprendono il cammino del concepimento. Un anno dopo solo la metà avrà raggiunto l’obiettivo di una gravidanza. Una su cinque potrà riuscirci solo grazie all’aiuto di uno specialista. Cosa dovrebbe sapere chi è alla ricerca di una gravidanza?
Quanto tempo ci vorrà? L’indice di fertilità mensile in ragazze giovani con coiti regolari è del 20% per ciclo. Per una coppia sotto i 35 anni, in buona salute, è abbastanza normale che ci voglia fino a un anno per concepire. Il processo di fecondazione però è piuttosto semplice e veloce: “Gli spermatozoidi si spostano dalla vagina alla tuba con una velocità di 2-3 mm/minuto. Dal momento dell’eiaculazione al raggiungimento dell’ovocita passano circa 45-60 minuti. Se il processo si svolge con successo, poche ore dopo aver avuto un rapporto sessuale una donna potrebbe già essere incinta” chiarisce laDottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès. Per le donne che si avvicinano ai 40 anni, invece, le possibilità di ottenere una gravidanza si abbassano del 5% per ciclo.
Quali accorgimenti adottare per facilitare il concepimento? Circa metà delle coppie cerca di concepire nel momento sbagliato. È chiaro che per concepire bisogna avere rapporti sessuali nei giorni in cui la donna è fertile. L’ovulazione è il momento cruciale. È consigliabile iniziare ad avere rapporti tre giorni prima e il giorno dell’ovulazione: “Gli spermatozoi possono aspettare l’ovocita fino a tre giorni nelle tube di Falloppio e l’ovocita può essere fecondato in 24 ore. L’ideale è conservare la frequenza normale facendo in modo di avere rapporti sessuali nei giorni vicini all’ovulazione. La qualità del seme è direttamente proporzionale alla frequenza di eiaculazioni. L’uso allena l’organo alla formazione di spermatozoi nei testicoli, esattamente come accade per i muscoli” spiega nel suo libro Incinta subito! la Dottoressa Marisa López-Teijón.
Quando consultare un esperto? Secondo l’Istituto Superiore della Sanità,i problemi di fertilità colpiscono il 15% delle coppie, le cause sono ripartite in egual misura fra fattore femminile e fattore maschile. Solo nel 20% dei casi l’infertilità può coinvolgere entrambi i partner. Purtroppo solo la metà delle coppie che riscontra difficoltà nel concepimento chiede aiuto a uno specialista, di queste il 22% arriva a ricevere un trattamento medico. Consultare un esperto può essere risolutivo in molti casi. Le coppie di circa 35 anni possono ricorrere all’aiuto di uno specialista a un anno dall’inizio dei tentativi. Quelle che si avvicinano ai 40 anni devono sottoporsi da subito ad esami volti ad escludere l’infertilità. L’attesa potrebbe compromettere il già basso potenziale riproduttivo della coppia.
La prima visita in una clinica per la fertilità. Quali gli esami chiave? I primi elementi da valutare in clinica riguardano la storia della coppia: età di entrambi, durata dei tentativi, aborti spontanei o assenza totale di gravidanza. In base ad essa, si passa poi ad esaminare il potenziale riproduttivo di entrambi. “Per la donna è necessario stabilire in primis che ci sia l’ovulazione e che gli ovociti prodotti siano di buona qualità mediante un’analisi del sangue chiamata analisi ormonale basale. Per conoscere l’età ovarica in donne con più di 35 anni si analizza anche l’ormone antimulleriano – spiegala Dottoressa Marisa López-Teijón – Si passa poi a verificare che l’utero sia in grado di accogliere una gravidanza con una semplice ecografia vaginale, in grado di escludere un’eventuale patologia dell’utero e ovarica. L’ultimo step è relativo alle tube. Il test per analizzarne la permeabilità, ossia che consentano agli spermatozoi di passare dall’utero, si chiama isterosalpingografia”. Per l’uomo basta un esame del seme che possa accertare volume, motilità e morfologia degli spermatozoi.
Potenziale riproduttivo, fondamentale anche per lui. Le possibilità di gravidanza dipendono principalmente da tre fattori: età della donna (che incide sulla riserva ovarica), qualità del seme (collegata all’età dell’uomo e al suo stile di vita) e livello di fertilità della coppia. L’importanza dell’età in relazione al potenziale riproduttivo è ben nota tra le donne e poco tra gli uomini. Un uomo produce spermatozoi per tutta la vita ed è portato a pensare che il suo potenziale riproduttivo non sia soggetto a cali o variazioni. Niente di più sbagliato: il passare del tempo può ossidare gli spermatozoidi e ridurre la capacità fecondativa del seme. Inoltre, a partire dai 30 anni il testosterone cala dell’1% ogni anno, insieme ad esso, calano le possibilità di mettere incinta la compagna.
Incinta subito! Una guida per affrontare al meglio la ricerca della gravidanza La Dottoressa Marisa López-Teijónè l’autrice di Incinta subito!:una guida edita da Editorial Amat cheoffre consigli pratici per superare con successo gli ostacoli che si possono incontrare lungo la strada della maternità: come scegliere una clinica, quali test medici, le diagnosi, la donazione di ovuli, problemi genetici, trattamenti e falsi miti intorno alla fertilità. Affronta i meccanismi che si innescano durante il processo: la ricerca di “gravidanza express”, l’impatto sulla vita di una coppia, la pressione sociale di avere un bambino nell’età biologica appropriata. Incinta subito!mira a colmare l’assenza di informazioni sulla ricerca di una gravidanza e sulla riproduzione assistita.
Fonte https://www.ladyblitz.it/salute/gravidanza-incinta-consigli-esperta-1688269/
Lei ha in media 30-35 anni, lui 35-40 anni. Hanno finalmente raggiunto una posizione economicamente stabile, si sentono pronti ad allargare la famiglia. Smettono di usare anticoncezionali, senza prestare troppa attenzione al calendario, quasi certi che riusciranno ad ottenere una gravidanza entro i primi mesi di tentativi. Questo è il profilo delle coppie che oggigiorno intraprendono il cammino del concepimento. Un anno dopo solo la metà avrà raggiunto l’obiettivo di una gravidanza. Una su cinque potrà riuscirci solo grazie all’aiuto di uno specialista. Cosa dovrebbe sapere chi è alla ricerca di una gravidanza?
Quanto tempo ci vorrà? L’indice di fertilità mensile in ragazze giovani con coiti regolari è del 20% per ciclo. Per una coppia sotto i 35 anni, in buona salute, è abbastanza normale che ci voglia fino a un anno per concepire. Il processo di fecondazione però è piuttosto semplice e veloce: “Gli spermatozoidi si spostano dalla vagina alla tuba con una velocità di 2-3 mm/minuto. Dal momento dell’eiaculazione al raggiungimento dell’ovocita passano circa 45-60 minuti. Se il processo si svolge con successo, poche ore dopo aver avuto un rapporto sessuale una donna potrebbe già essere incinta” chiarisce laDottoressa Marisa López-Teijón, Direttrice di Institut Marquès. Per le donne che si avvicinano ai 40 anni, invece, le possibilità di ottenere una gravidanza si abbassano del 5% per ciclo.
Quali accorgimenti adottare per facilitare il concepimento? Circa metà delle coppie cerca di concepire nel momento sbagliato. È chiaro che per concepire bisogna avere rapporti sessuali nei giorni in cui la donna è fertile. L’ovulazione è il momento cruciale. È consigliabile iniziare ad avere rapporti tre giorni prima e il giorno dell’ovulazione: “Gli spermatozoi possono aspettare l’ovocita fino a tre giorni nelle tube di Falloppio e l’ovocita può essere fecondato in 24 ore. L’ideale è conservare la frequenza normale facendo in modo di avere rapporti sessuali nei giorni vicini all’ovulazione. La qualità del seme è direttamente proporzionale alla frequenza di eiaculazioni. L’uso allena l’organo alla formazione di spermatozoi nei testicoli, esattamente come accade per i muscoli” spiega nel suo libro Incinta subito! la Dottoressa Marisa López-Teijón.
Quando consultare un esperto? Secondo l’Istituto Superiore della Sanità,i problemi di fertilità colpiscono il 15% delle coppie, le cause sono ripartite in egual misura fra fattore femminile e fattore maschile. Solo nel 20% dei casi l’infertilità può coinvolgere entrambi i partner. Purtroppo solo la metà delle coppie che riscontra difficoltà nel concepimento chiede aiuto a uno specialista, di queste il 22% arriva a ricevere un trattamento medico. Consultare un esperto può essere risolutivo in molti casi. Le coppie di circa 35 anni possono ricorrere all’aiuto di uno specialista a un anno dall’inizio dei tentativi. Quelle che si avvicinano ai 40 anni devono sottoporsi da subito ad esami volti ad escludere l’infertilità. L’attesa potrebbe compromettere il già basso potenziale riproduttivo della coppia.
La prima visita in una clinica per la fertilità. Quali gli esami chiave? I primi elementi da valutare in clinica riguardano la storia della coppia: età di entrambi, durata dei tentativi, aborti spontanei o assenza totale di gravidanza. In base ad essa, si passa poi ad esaminare il potenziale riproduttivo di entrambi. “Per la donna è necessario stabilire in primis che ci sia l’ovulazione e che gli ovociti prodotti siano di buona qualità mediante un’analisi del sangue chiamata analisi ormonale basale. Per conoscere l’età ovarica in donne con più di 35 anni si analizza anche l’ormone antimulleriano – spiegala Dottoressa Marisa López-Teijón – Si passa poi a verificare che l’utero sia in grado di accogliere una gravidanza con una semplice ecografia vaginale, in grado di escludere un’eventuale patologia dell’utero e ovarica. L’ultimo step è relativo alle tube. Il test per analizzarne la permeabilità, ossia che consentano agli spermatozoi di passare dall’utero, si chiama isterosalpingografia”. Per l’uomo basta un esame del seme che possa accertare volume, motilità e morfologia degli spermatozoi.
Potenziale riproduttivo, fondamentale anche per lui. Le possibilità di gravidanza dipendono principalmente da tre fattori: età della donna (che incide sulla riserva ovarica), qualità del seme (collegata all’età dell’uomo e al suo stile di vita) e livello di fertilità della coppia. L’importanza dell’età in relazione al potenziale riproduttivo è ben nota tra le donne e poco tra gli uomini. Un uomo produce spermatozoi per tutta la vita ed è portato a pensare che il suo potenziale riproduttivo non sia soggetto a cali o variazioni. Niente di più sbagliato: il passare del tempo può ossidare gli spermatozoidi e ridurre la capacità fecondativa del seme. Inoltre, a partire dai 30 anni il testosterone cala dell’1% ogni anno, insieme ad esso, calano le possibilità di mettere incinta la compagna.
Incinta subito! Una guida per affrontare al meglio la ricerca della gravidanza La Dottoressa Marisa López-Teijónè l’autrice di Incinta subito!:una guida edita da Editorial Amat cheoffre consigli pratici per superare con successo gli ostacoli che si possono incontrare lungo la strada della maternità: come scegliere una clinica, quali test medici, le diagnosi, la donazione di ovuli, problemi genetici, trattamenti e falsi miti intorno alla fertilità. Affronta i meccanismi che si innescano durante il processo: la ricerca di “gravidanza express”, l’impatto sulla vita di una coppia, la pressione sociale di avere un bambino nell’età biologica appropriata. Incinta subito!mira a colmare l’assenza di informazioni sulla ricerca di una gravidanza e sulla riproduzione assistita.
Fonte https://www.ladyblitz.it/salute/gravidanza-incinta-consigli-esperta-1688269/
Nessun commento:
Posta un commento